Elea sa di dover raccontare il suo passato a chi si trova di fronte a lei, ma il fatto che si tratti di un cantante discretamente famoso la fa indugiare. E’ solo quello il motivo? O, forse, è il dover parlare a Rafael di eventi che possono apparire completamente fuori dalla realtà? In un Mondo governato dal materialismo e profondamente inquinato, Elea sa di essere una Simidion. Un essere a metà fra due Mondi, perseguitato dal Regime, che detiene il potere in una società strettamente controllata. Protetta da Rafael e dalla Comunità di Simidion, Elea imparerà a conoscersi e inizierà a recuperare la memoria di un lontano passato: chi è Vedder? Perché le sue notti sono popolate da incubi, in cui occhi sconosciuti la fissano in un nero che la inghiotte? Non tutto è come appare e le ragioni del presente si perdono in un passato di cui Elea dovrà tornare in possesso, prima di capire ciò che si muove attorno a lei e il suo ruolo nei Due Mondi.
Genre: FICTION / DystopianClassificato come Fantascienza, è entrato nei 100 libri più venduti del genere su Amazon. Alcune copie del romanzo sono state acquistate negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
La ruota dentata cigolò. Mostrava una sorta di resistenza all’azione, come se, quella notte, preferisse rimanere ferma. Sentì un’ulteriore spinta che esercitò su di lei una forza più decisa. Pigramente, si decise a muoversi. Doveva fare il suo lavoro. Quello per cui era stata creata. Incastrò i suoi denti in quelli di un altro meccanismo di acciaio lucido, azionandolo. La piccola ruota comprese di essere parte indispensabile di un unico organismo che si muoveva. Un tassello in un grande progetto. La nuova lente rotolò sopra l’obiettivo dello strumento, coprendolo. Una sinfonia di suoni metallici accompagnò i movimenti degli ingranaggi.
Il gigantesco marchingegno era un antico cui serviva una cura costante, per mantenere integra la sua giovinezza. Con la dovuta attenzione, con la messa a punto instancabile, non solo non aveva avvertito il peso dei millenni. Ne era uscito rafforzato. Evoluto. Era stato costruito con vetro e acciaio e ogni suo componente era sempre mantenuto lindo, splendente. Era uno strumento d’immenso valore, soprattutto per la funzione che svolgeva. Ogni tanto, una buona dose di olio serviva per fluidificare gli ingranaggi ed evitare rumori molesti ma quei lenti cigolii non infastidivano lo studioso che lo stava attivando. Scandivano le fasi preparatorie al suo utilizzo, riecheggiando contro il soffitto a punta della stanza in cui era alloggiato, riempiendo il silenzio che regnava nella costruzione dalla forma piramidale.
I rumori metallici inducevano l’uomo a credere che, in qualche modo, l’immensa macchina fosse viva. Lei era la compagna delle sue notti solitarie. Per lui, non vi era altro, nel vasto universo, se non la materia, reale, concreta, tangibile. E chiunque sostenesse il contrario, sarebbe stato annientato.
Era così da sempre e così sarebbe sempre rimasto.
Language | Status |
---|---|
French
|
Translation in progress.
Translated by Mariem azzabi
|
Spanish
|
Translation in progress.
Translated by Elena Díaz Colado
|