Castello di Thorn, Prussia, anno del Signore 1240.
Hermann Von Thüringen, cavaliere dell’Ordine Teutonico e comandante della fortezza, dopo aver combattuto numerose battaglie contro i pagani del Baltico si trova a lottare contro un nemico invisibile e molto più pericoloso. Il suo animo è inesorabilmente divorato dai rimorsi, la vita che sta conducendo gli appare priva di senso e rimpiange l’uomo che avrebbe potuto essere.
In questo profondo stato di prostrazione, del tutto inaspettato giunge l’ordine di partire per la Francia meridionale. Il Santo Padre in persona gli ha affidato una missione della massima importanza: recarsi sotto mentite spoglie nella zona dei Pirenei ed infiltrarsi nella guarnigione di Montségur, covo dell’eresia catara che la Chiesa non è ancora riuscita a debellare.
Hermann dovrà quindi affrontare un compito che lo metterà duramente alla prova, costringendolo ancora una volta a rimettere in discussione quelle certezze già minate dalla crisi vissuta in Prussia, alla faticosa ricerca di se stesso.
Genre: FICTION / HistoricalStesso talentuoso autore di ORME SULLA SABBIA, è un titolo 2018 con buone prospettive.
Ancora quel sogno, l’incubo che non gli dava tregua.
L’ultima missione.
In principio sembrava una delle tante dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici contro le tribù pagane dei Prussi. Dopo che gli esploratori avevano individuato un forte nemico fatto di tronchi e di terra, un contingente di cavalieri del castello di Thorn si era messo in marcia per attaccare e distruggere l’obiettivo. Sfruttando i fiumi gelati come piste, i crociati erano giunti nei pressi della fortificazione che sorgeva su una collina e, dopo aver saccheggiato l’area limitrofa, avevano dato inizio all’assedio. Sostenuti dal micidiale tiro dei balestrieri e dal lancio di pietre delle catapulte, i Cavalieri Teutonici erano andati all’assalto delle mura eliminando, dopo un accanito combattimento, i guerrieri nemici che presidiavano gli spalti e tutti i pagani che avevano opposto resistenza. Poi, dopo aver razziato il bestiame e radunato i prigionieri, su ordine del comandante, la fortezza e gli edifici annessi erano stati dati alle fiamme.
Quando tutto sembrava ormai concluso, da una capanna avvolta dal fumo e dal fuoco erano uscite urlando due figure, ridotte ormai a torce umane, che cercavano disperatamente di salvarsi gettandosi nello stagno all’interno della cinta muraria che forniva acqua e pesce alla popolazione in caso d’assedio. Tutto inutile.
I corpi si erano contorti tra gli spasimi, quindi si erano afflosciati senza vita poco prima di raggiungere le sponde dello stagno. Il comandante dei Cavalieri Teutonici era corso loro incontro nel vano tentativo di salvarli. Una volta di fronte ai cadaveri orrendamente ustionati, si era reso conto che si trattava di una donna e di una bambina, forse madre e figlia, che si erano nascoste dentro la capanna aspettando che i Cristiani se ne andassero.
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English
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Already translated.
Translated by Alicia Rodriguez
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