La vita di Santuzza e Zelmira, ospiti ultraottantenni di Casa Serena, sembra essere trascorsa su binari paralleli ma del tutto differenti, fino a quando gli oscuri ingranaggi del destino definiranno per loro nuove e inaspettate traiettorie.
La loro esistenza, scandita dalle ferree leggi della nascita e del ceto sociale, si articolerà attraverso gli anni bui del fascismo fiorentino e della guerra, passando dalla rinascita economica degli anni Sessanta fino alle contestazioni giovanili che cambiarono il mondo.
Sarà un luogo quieto e antico, insieme alla forma imperfetta delle nuvole, a sciogliere il doppio nodo che le lega e a mostrare loro che ogni fine segna sempre un nuovo inizio.
Genre: FICTION / GeneralChe strano, era tanto che non osservavo il mondo da quest’ottica.
Forse da bambina, un milione di anni fa.
Distesa per terra a pancia in su drizzavo le gambe contro il muro e mi divertivo a guardare le cose capovolte.
Vorrei arginare qualcosa di liquido che mi sta scendendo sulla fronte, forse una goccia di sudore, ma sono così spossata che mi risulta quasi impossibile levare il braccio.
Non importa, dovunque stia andando quella goccia, da qualche parte si fermerà.
Brandelli di ricordi come schegge di uno specchio frantumato sembrano bucare la mia testa e lacerano il drappo spesso e consistente che li aveva occultati fino ad allora.
Qualcosa di caldo mi scivola lungo la schiena, denso e vischioso, ma rimango ferma e immobile a guardare stupita un moscondoro smeraldino che zampetta su una foglia di mortella.
Più in là, una macchia odorosa di verde – forse laurus nobilis? – sprigiona con forza il suo effluvio aromatico dopo la pioggia di stanotte.
Conosco in modo perfetto tutti i nomi delle erbe, dei fiori, degli alberi.
Stiro le labbra in un accenno di sorriso.
Non per nulla mi sono laureata in botanica, un milione di anni fa.
Con molta lentezza cerco di girare lo sguardo e, dalla portiera spalancata, osservo l’asfalto lucido reso viscido dalla pioggia.
Con uno sforzo enorme roteo i globi oculari e li riporto su, verso la luce. Da quest’ottica insolita mi appare la forma imperfetta delle nuvole bianche e vaporose che si dilatano facendo posto a un barlume di azzurro.
L’avevo detto che oggi sarebbe stata una giornata perfetta.
Language | Status |
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