Da quando hai cominciato a fare l’avvocato hai avuto una sola ambizione: volevi essere il numero Uno. Poi invece ti sei fatto sorprendere da un colpo partito da lontano che si è insinuato tra le pieghe del processo e ti ha colpito senza preavviso.
Ora ti chiedi se tu sia veramente il migliore e per la prima volta ti rendi conto di temere la risposta.
Genre: FICTION / LegalLibro scritto da un Procuratore Generale ben conosciuto ed apprezzato nell'ambiente giudiziario. La storia è credibile e ben argomentata.
L’uomo alla guida, appena più di un ragazzo, teneva lo sguardo fisso sulla striscia d’asfalto che si stendeva monotona davanti a lui. Al suo fianco Carlo Pellegrini, brillante avvocato penalista, non faceva altro che rispondere al telefono.
Improvvisamente al guidatore scappò un sorriso. Aveva ancora negli occhi la scena cui aveva assistito qualche ora prima nell’aula di udienza del palazzo di giustizia di Padova. A cosa posso paragonare quello che ho appena visto?
In quel momento, senza neanche rendersene conto, si trovò a vivere le fantasie più imprevedibili. In un attimo era diventato Maarbale, il comandante della cavalleria di Annibale che, nella pianura di Canne, aveva visto l’esercito romano andare incontro a un’umiliante disfatta.
Sorrise di nuovo.
«Che cosa hai da sorridere continuamente?», gli chiese Annibale, cioè Pellegrini, mentre chiudeva l’ennesima telefonata con la speranza di essere lasciato in pace per qualche minuto.
Guido Manfredi, il suo giovane collega di studio, smise di inseguire la cavalleria romana in rotta e tornò nel mondo reale.
«Stavo ripensando alla scena».
In un angolo remoto della sua mente rivisse, in pochi attimi, il processo che si era appena concluso. La sicurezza del pubblico ministero prima dell’udienza, la sua finta cordialità – tipica di chi è talmente sicuro del risultato finale da permettersi di essere affabile con il proprio avversario – l’ingresso solenne della Corte d’assise, i visi dei giudici con un’espressione allo stesso tempo severa e annoiata, come se già sapessero come sarebbe andata a finire.
Language | Status |
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English
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Translation in progress.
Translated by Barbara Maher
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