Ho lavorato presso il Ministero dei Beni e Attività culturali, nella tutela e valorizzazione di documenti archivistici e librari. Sembrano sfere distanti ma si scorgono connessioni: all’archivista (storico) e al traduttore si chiede di spaziare in campi e discipline diversi e di appropriarsi di linguaggi tecnici disparati. Inoltre, in entrambi i casi ci si cala in una pluralità di storie, tempi e personaggi.
Rispetto agli studi storici la letteratura tocca corde più intime e personali, ci stimola tramite connessioni creative a esplorare le realtà affettive, relazionali, sociali.
Un’immersione nel mondo della letteratura (mia prima scelta elettiva nel percorso formativo) dunque. Tradurre è per me entrare in ri/consonanza con un testo, calarmi in uno spazio profondo – dove il silenzio e la parola coesistono – alla ricerca di tesori nascosti.
Per mia attitudine e per le passate esperienze lavorative e formative ritengo di potermi calare in molteplici generi letterari, dallo storico al postcoloniale, dal racconto fantastico e/o distopico al romance (anche di ambientazione storica) e al noir, dalla biografia al saggio (essendo autrice di saggistica in ambito storico-archivistico e letterario, anche in inglese) e alla poesia; Collaboro con "Synergies. A journal of English literatures and cultures" e "Soglie. Rivista quadrimestrale di poesia e critica letteraria".
Laurea magistrale in letteratura inglese (Unipi, 2015, con lode); Tradurre la letteratura (FUSP); Master in Traduzione letteraria ed editing (Unisi, 2021, con lode) e altro.
Ho pubblicato traduzioni su Pangea, Kilig e Soglie. Traduco romanzi per le collane di HarperCollins Italia.
Title | Translate into | Role |
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Italian
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Main translator
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