Mario è un anziano portinaio senza alcuna ambizione che non sia la cura del condominio in cui lavora. Ha sempre svolto con orgoglio le sue mansioni ma, da quando è consapevole che presto andrà in pensione, prova un senso di depressione e una mancanza di energia che gli fanno trascurare il lavoro e se stesso, provocando l’irritazione di Abigaille una ricca e anziana signora del condominio. Un manichino femminile, ritrovato nell’immondizia, e una cospicua vincita daranno una scossa alla sua vita; ma proprio quando si rende conto che può essere ancora felice, invece di ritrovarsi in qualche posto esotico a godersi i soldi, si ritrova nella caserma dei carabinieri accusato di un crimine che giura di non aver commesso.
Che fine ha fatto la nuova inquilina dell’ultimo piano? Perché Mario è accusato della sua sparizione?
“Un giorno quasi fortunato” è il racconto di un uomo il quale, nello stesso istante in cui il destino regala un sogno, dovrà fare i conti con la Dea bendata.
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Giovedì
«Temo, signor Bruzzone» disse il maresciallo Gianelli, «che lei non potrà andarsene fino a quando non mi dirà cosa è successo.»
Mario lo fissò senza rispondere. Notò che aveva i capelli arruffati e stringeva in una mano un’odiosa pallina antistress. Scrutò i suoi occhi sporgenti, somiglianti a due uova sode, e ascoltò il sibilo del vento che penetrava attraverso le fessure della finestra.
Era guardingo. Non riusciva ancora a credere a quello che stava accadendo.
Si guardò intorno. Era da più di un’ora nella caserma dei carabinieri per colpa di quella vecchiaccia.
Quella situazione era alquanto ridicola. Sorrise, trattenendo una risata.
«Le diverte essere qui? Non vuole aggiungere altro?»
Mario si voltò. «Gliel’ho già detto: io non c’entro nulla.»
«La signora Traverso afferma il contrario.»
Mario sbottò: «Mente! Quella vecchia strega non fa altro che spiarmi.» Si morse la lingua. Doveva stare attento a quello che diceva.
Il maresciallo si massaggiò una tempia e si rivolse a lui in tono amichevole: «Ascolti, Mario, voglio essere sincero con lei: abbiamo trovato nel suo appartamento alcuni oggetti appartenuti alla signorina Lorraine. Lei stesso ha ammesso di aver parlato con la signorina Traverso.»
«Ed è così, ho parlato con lei e le ho raccontato perché mi trovavo lì.»
«E non vuol dire anche a me come sono andati i fatti?»
Mario incrociò le braccia. Era stufo di ripetere per l’ennesima volta le stesse cose ma l’avrebbe fatto, perché non vedeva l’ora di uscire da quel posto.
Language | Status |
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English
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Already translated.
Translated by Ionica Monticelli
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Author review: Traduttrice brava e puntuale. La consiglio. |
French
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Already translated.
Translated by Benedicte Dazy
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Author review: Bravissima e professionale, ha tradotto diversi miei racconti e mi sono sempre trovata bene. |
Portuguese
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Already translated.
Translated by Mari Rodrigues
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Author review: È sempre un piacere collaborare con Mari. Ottima traduttrice, precisa e molto attenta. |
Spanish
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Already translated.
Translated by Georgina Jiménez
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