Leggendo progressivamente i racconti condivisi nel laboratorio, si è avuta la chiara percezione del valore intrinseco e della dignità creativa di alcuni dei testi condivisi al punto che quasi automatica è sembrata l’idea di procedere a una pubblicazione anche e soprattutto per mantenere alto quello spirito di condi-visione che li ha inizialmente ispirati: condivisione con un lettore-tipo disposto a perdersi qualche buona ora di lettura in un universo originale e, appunto, surreale che ciascuno di questi racconti contribuisce a costruire.
Vito davoli
Ne è scaturita una collettanea che si propone un’incursione nei domini di un surreale puro, tendenzialmente non con-taminato con altri generi e non tendente all’intimismo. Ognuno degli autori – quindici – ha declinato la consegna secondo la propria peculiare sensibilità e in linea con il percorso artistico compiuto.
Gianni Antonio Palumbo
Un volume di racconti, ma non racconti qualsiasi, piuttosto di storie surreali o fantastiche. Qualcosa di simile ai racconti di Lovecraft o di Poe, di Buzzati o di Kafka. Racconti non realistici, insomma (potremmo rintracciarne gli elementi fondamentali nel testo-base La letteratura fantastica di Todorov). Così il laboratorio ha prodotto, riflettuto, eliminato, riscritto, trovato le soluzioni migliori, sino ad affinare gli stili e a rendere godibili e fascinose le storie.
Daniele Giancane
Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 168 in Storie di fantasmi
Il medico uscì dalla vecchia stanza da letto con lo sguardo esterrefatto, cambiando ripetutamente espressione, ora in-credula ora nauseata.
Sancì e registrò la morte di Leo: per infarto, verbalizzò. Per asfissia, invece, sua madre. E questo era sufficiente a comprendere alcune delle sue reazioni ed espressioni. Altre, invece, piuttosto inusuali per un medico legale, un patologo abituato a dichiarare morti e a mettergli le mani addosso per mestiere. Tuttavia, di fronte a un poco più che quarantenne che tira le cuoia per soffocamento con un’erezione in corso mentre dorme accanto a sua madre quasi ottantenne, gli sembrò davvero difficile da mandar giù così, en passant.
Fu questa immagine a rimanere stampata nella memoria del dottore mentre si affrettava a lasciare quella casa sebbene entrambi, mamma e figlio, fossero perfettamente stesi, composti e immobili, quasi fossero già pronti ad essere impacchettati in una bara, senza alcun dettaglio sconcio che potesse far pensare a una situazione torbida se non fosse per quella evidente erezione.
Language | Status |
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Spanish
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Already translated.
Translated by Carolina La Rosa and Jorge Ledezma
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Author review: Ottima traduzione: attenta, accurata e competente. |