Ancora una volta è una delle perpetue di Castelmorte a imbattersi per prima in un omicidio. Il rinvenimento avviene durante una visita alla casa di riposo “Eden”: l’amica, ospite della struttura, è stata assassinata nel suo letto e a pochi passi da lei giace il cadavere di uno sconosciuto. Ad aggiungere mistero, la stanza è chiusa a chiave dall’interno.
Il caso viene affidato al commissario Mastrogiacomo che stenta a identificare il secondo morto, mentre si scopre che l’anziana vittima ha dovuto affrontare, molti anni prima, la morte di entrambi i figli in due distinti incidenti.
Il duplice delitto stimola la curiosità del giornalista Adalberto Golia e di Agatha Paradiso, segretaria dell’agenzia di onoranze funebri Cordoglio. Ma, quando un terzo delitto viene perpetrato e un tentato avvelenamento rischia di mietere la quarta vittima dell’Eden, i due imboccano la pista giusta per fare luce sull’indagine, che è anche un’occasione per rinnovare un’amicizia offuscata dal fidanzamento di lei con il suo titolare, preoccupato dall’apertura della concorrenza.
Genre: FICTION / CrimeOttimo giallo giornalistico, originale ed è un genere non molto usato dagli scrittori italiani
Turbolenta. Ecco come si preannunciava la giornata per Adalberto Golia. Scendendo dal letto si slogò quasi la caviglia sinistra inciampando in alcuni libri che aveva lasciato la sera prima sparsi a terra perché troppo pigro per riporli sul comodino. Poi si scottò con la macchinetta per il caffè, usata centinaia di altre volte senza alcun incidente. Infine il taglio al mento provocato dal rasoio elettrico, un caso che si può verificare ogni milione di rasature, e il colpo al ginocchio nello spigolo dell’armadio lo fecero imprecare per almeno dieci minuti.
Tutto ciò non fece che confermare il timore che quel giorno di tarda primavera sarebbe stato da bollino nero. Dopo aver indossato una polo blu cobalto, un paio di jeans chiari con effetto delavé ed essersi ingellato i capelli, già sfoltiti da un taglio estivo fatto ancor prima dell’inizio di stagione, scese in strada per raggiungere l’auto parcheggiata, manco a dirlo, in divieto di sosta per via del settimanale lavaggio della carreggiata. Il foglietto bianco adagiato in bella vista sul parabrezza non preannunciava nulla di buono: Adalberto, togliendo la multa dal tergicristallo e gettandola nella tasca dello zaino, ripartì con le giaculatorie, questa volta in ordine decrescente, cominciando dall’Altissimo e finendo con un paio di venerabili locali sconosciuti alla maggior parte dei fedeli. Finalmente mise in moto: procedette in direzione del parco Biberach, una delle zone più verdi di Asti, e accelerò fino all’incrocio con corso Torino per puntare dritto verso il centro storico dove si trovava la redazione del Reporter Astigiano, il bisettimanale locale per il quale seguiva la cronaca nera da parecchi anni.
Language | Status |
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Spanish
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Already translated.
Translated by Erin Zulema Pacheco
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