Fine 1200, Prato Sesia, Novara. Giulio, un prete che ha rinunciato ai voti per amore, vive un'esistenza serena insieme alla sua famiglia tra le montagne del novarese. Davide, il figlio maggiore, sogna di diventare sacerdote finché un giorno un inquisitore mette in moto una catena di eventi che lo obbligheranno a fuggire.
1278, Parma. Gherardino Segarelli, rifiutato dall'ordine dei domenicani, crea un suo gruppo di fedeli che si fanno chiamare "apostolici" o "minimi". Vivono predicando povertà, fratellanza e libertà sessuale, attirando le ire della Chiesa.
1286, Roma. Benedetto Caetani, cardinale con grandi aspirazioni, gioca tutte le carte, lecite e non, per ampliare il suo potere personale e quello della sua famiglia.
In un'epoca in cui Chiesa e Impero si contendono il potere, sullo sfondo di un'Italia divisa in mille fazioni, gli incroci che porteranno Davide a passare alle cronache come fra Dolcino da Novara, l'eretico più feroce e spietato che la storia d'Italia ricordi.
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in 2017 and 2018 the ebook sold about 800 copies and 50 paperback
La torcia incandescente si avvicinò alla pira. I piccoli legni alla base iniziarono subito a sfrigolare, liberando prima piccole volute di fumo, poi lingue di fiamma che ben presto si propagarono a tutto il combustibile intorno.
In pochi secondi le fiamme si alzarono altissime.
I flauti iniziarono a suonare, mentre la gente danzava. Mamme con bambini, contadini con il loro abito migliore. Tutti insieme ballavano sotto le stelle per festeggiare l’arrivo del solstizio d’estate. Ai bordi del prato, piccoli banchetti di legno erano attrezzati per la migliore delle feste; la più ricca dell’anno, quella in cui tutto il paese salutava l’arrivo dell’estate.
L’abà di Prato Sesia gonfiò il petto inalando l’odore del fumo che si spargeva nell’aria e godendo di quei momenti di tranquillità, dove tutti pensavano solo a divertirsi e a danzare.
La moglie e le tre figlie del fornaio continuavano a fare avanti e indietro dal forno con ceste piene di pane dolce. Chiara, la più piccola delle ragazze, si fermò di fianco all’abà offrendogli un pane zuccherato.
«Anche quest’anno avete organizzato una bellissima festa, abà!» Disse con entusiasmo.
L’uomo si strinse nelle spalle e arrossì. Era capace di tener testa a un cinghiale ma davanti a un complimento, si comportava come una verginella cui un uomo rivolgesse per la prima volta una parola.
Language | Status |
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Portuguese
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Translation in progress.
Translated by andre diogo weber
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