Teo e Titti sono gemelli, hanno dieci anni e un pezzetto e vivono dalla Nonna in attesa che i genitori ritornino da un safari fotografico. In soffitta però abita anche Tano il Monaciello che diventa subito amico di Teo.
Ma come farà il ragazzino a tenere nascosta questa amicizia speciale?
Titti gli legge nella mente! È un bel pasticcio e, come se non bastasse, alla porta si presenta Nerea che vuole aiuto per ritornare una sirena.
Missione impossibile?
Staremo a vedere.
Genre: YOUNG ADULT FICTION / Action & Adventure / GeneralTeo aveva bisogno di fare una doccia e non poteva andare tanto per il sottile. Pazienza se il telo da bagno era soltanto uno straccio pieno di buchi: doveva fare in fretta, prima che nonna Rosi si accorgesse che era sporco come uno spazzacamino.
Che bello pasticciare con la terra, ma Nonna non riusciva a capirlo. Be’, in fondo era solo una povera vecchia costretta a badare a due pesti. Lui e Titti, per l’appunto.
Titti era la gemella di Teo. Per questo avevano la stessa età, dieci e un pezzetto.Avevano sempre avuto un sacco di cose da dividersi, lui e sua sorella: il raffreddore, il morbillo, gli stessi insegnanti e… Nonna.Era Nonna a occuparsi dei gemelli da quando mamma e papà erano andati in Africa per fotografare gli animali.
Certo, prima o poi i loro genitori sarebbero tornati per ritirare un premio o per partecipare a qualche trasmissione televisiva. Di tanto in tanto però gli scrivevano delle cartoline.
“Fate i bravi. Baci. Mamma e papà.”Tutte uguali. Cambiavano solo le immagini e i francobolli. Teo ne aveva ormai una collezione.Sospirò. L’orologio a cucù diceva che aveva ancora un quarto d’ora prima che Nonna tornasse. La cara vecchietta era andata a Messa, poi si sarebbe fermata dal fruttivendolo a comprare la verdura. Accidenti, pure quella sera avrebbero mangiato minestrina.
Titti odiava la brodaglia quanto lui, ma non diceva niente. La mandava giù con aria indifferente. Teo invece soffiava nel piatto, risucchiando il brodo dal cucchiaio. Nonna allora alzava un sopracciglio per volta e lo guardava fisso, per farlo vergognare. Titti nascondeva una risata dietro il tovagliolo e gli dava un calcio sotto il tavolo.“Scema, perché lo hai fatto?” pensava.Immancabile arrivava la risposta di Titti.
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Translated by Emma Perkins
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