La tavola Ouija nacque in origine per scopo di ludico e divinatorio. Quasi tutte le famiglie americane ne possedevano una e partecipare a sedute spiritiche non era così inusuale. Ma poi prese una piega diversa, oscura e misteriosa. Usarla non era più un gioco divertente o un sicuro contatto con l'Aldilà. La scienza, mentre la tavola medianica spopolava, ha studiato i processi nascosti dietro allo strumento magico più discusso... venendone a capo. Dopo questa lettura, la tavola spiritica apparirà ai tuoi occhi in modo molto diverso. Comprenderai come usarla, come aprire e chiudere una seduta. Come ci si deve comportare dinanzi a uno spirito maligno? O un Demone? Non solo saprai questo, ma anche come proteggerti, purificarti e difenderti.
Genre: BODY, MIND & SPIRIT / Ancient Mysteries & Controversial KnowledgeIl libro, su Amazon, ha 48 recensioni, votato 4/5. Ha buone vendite.
Già tradotto in inglese: anche lì è piaciuto, votato 4,2/5.
Prima che la tavola fosse messa in commercio era stata registrata all’ufficio brevetti e provata nell’ufficio stesso affinché fosse autorizzata. Elijah J. Bond, un avvocato di Baltimora specializzato in brevetti, era stato uno dei primi a depositare la Ouija il 10 febbraio 1891. Charles Kennard, anch’esso di Baltimora, riunì altri quattro investitori per avviare la Kennard Novelty Company e così vendere la Ouija. Nessuno di loro era uno spiritista, ne avevano a che fare con altre pratiche paranormali, ma erano imprenditori che avevano scovato un’occasione irripetibile.
Si pensa che, per creare il nome, fossero state unite le parole “Oui” e “Ja”, tuttavia non è questa la verità. Robert Murch, uno storico della Ouija, ha affermato che, in base alle ricerche svolte, è stata la cognata di Elijah J. Bond, Helen Peters, a trovare un nome facilmente intuibile e ricordabile. I creatori, comunque, affermarono che era stata la tavola stessa a suggerire il nome, significante “Buona Fortuna”.
I giornali del 1891 la pubblicizzavano con il titolo “Ouija, la meravigliosa tavola Pittsburgh la descriveva come un dispositivo magico che rispondeva alle domande sul passato, presente e futuro con una meravigliosa precisione; uno strumento a metà tra il conosciuto e l’ignoto. La ditta prometteva divertimento senza sosta per tutte le età ed era venduta a un dollaro e cinquanta nei negozi di giocattoli. Non conteneva istruzioni di alcun tipo, diceva solo che faceva ciò che prometteva, e questo aumentava l’alone di mistero che incuriosiva le persone. Al giorno d’oggi le tavole che si possono acquistare sono quasi invariate nel tempo, anche se qualcuno ci ha aggiunto altre parole o simboli, come un punto esclamativo e uno di domanda.
Language | Status |
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Portuguese
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Already translated.
Translated by Jose Riverson Rios
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