Questo breve volumetto prosegue l'analisi iniziata a proposito del confronto fra la speculazione bruniana e la metafisica aristotelica. Ora la critica bruniana si appunta sul testo aristotelico della "Fisica", demolendo e disgregando la possibilità che non vi sia un principio ed un movimento infinito. Seguendo ed integrando le riflessioni precedenti, il pensiero di Giordano Bruno conserva l'unitarietà fra momento teoretico e momento pratico, approfondendo la determinazione dell'infinito creativo e doppiamente dialettico.
Genre: PHILOSOPHY / History & Surveys / RenaissanceI don't follow any of my book sales.
Nella serie di dialoghi che compongono l’opera bruniana intitolata De l’Infinito, Universo e mondi il dodicesimo degli argomenti aristotelici esposti dal peripatetico Albertino può venire riferito ad un brano della Fisica aristotelica: precisamente a Fisica, III, 6, 207a 7 (e segg.).[1] L’occasione di questo riferimento può così dare inizio ad una breve serie di raffronti ed osservazioni, che definiscano la relazione di opposizione sussistente fra la dottrina aristotelica e quel ritorno alla speculazione prearistotelica sull’infinito che contraddistingue, come nota originaria e fondamentale, la posizione critica bruniana.
OSSERVAZIONI SUL RAPPORTO
FRA LA FISICA ARISTOTELICA E LA POSIZIONE BRUNIANA
Se in Aristotele l’apparire del movimento e del cambiamento offre subito la sua finitezza,[2] nell’opera bruniana il movimento esprime invece proprio l’apparire della infinitezza della potenza creativa.[3]
Se in Aristotele la finitezza del movimento e del cambiamento include in se stessa quella relazione oppositiva che consente ogni variazione, l’intento bruniano è subito rivolto all’infinitezza del rapporto fra principio ed effetto. Se nella fisica aristotelica si instaurano subito delle qualità tendenziali distinte ed opposte, nella manifestazione universale del divino – quale è la fisica bruniana – il mostrarsi dell’opposizione resta infinito. Per questo l’Unità bruniana è abissale e consente la pluralità innumerevole dei mondi. Al contrario la fisica aristotelica rinchiude subito l’opposizione all’interno di un mondo – un unico mondo - limitato.
Language | Status |
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Portuguese
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Already translated.
Translated by Maira Lavalhegas Hallack
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Author review: Ottima la capacità di rendere analiticamente e con precisione un testo filosofico piuttosto complicato, rimanendo nei tempi stabiliti. |
Spanish
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Already translated.
Translated by Marcela Gutiérrez Bravo
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Author review: Ottima traduzione, precisa e corretta. |