Carcere femminile by Enrico Cinaschi

Genere erotico lesbo ambientato in carcere

Carcere femminile

Nina non è una santa, proprio no. Ma non è neppure una figura criminale di primo piano, cosa della quale sembrano invece essersi convinti i carabinieri quando le sequestrano un grosso quantitativo di sostanza stupefacente arrestandola e conducendola in carcere, dove la permanenza si rivelerà durissima a causa degli abusi sessuali che le verranno imposti da altre detenute.
Almeno fino a quando non si invaghirà di lei la donna del boss…

Genre: BIOGRAPHY & AUTOBIOGRAPHY / Criminals & Outlaws

Secondary Genre: DRAMA / Gay & Lesbian

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 8921

Sales info:

Romanzetto erotico breve di genere lesbo dal contenuto molto diretto, ha ottenuto sulle principali piattaforme di distribuzione di ebook un discreto risultato di vendita, ed occupa attualmente nella classifica di Amazon la posizione 3679 nel genere erotico.


Sample text:

Quando ci ordinano di spogliarci per la perquisizione di rito rimango perplessa: ma come, davanti a tutte le altre? Non dovrebbe essere prevista una tutela della privacy, che ne so, non potrebbero visitarci una per volta?

La dottoressa che entra nello stanzone freddo di lì ad un minuto ha il viso allungato inespressivo e precocemente invecchiato, è magra e nervosa e si muove velocemente, accompagnata da un’assistente giovane e goffa, rubiconda e grassa, con la quale forma una coppia davvero singolare…

Estrae da una confezione di cartone ed indossa un paio di guanti monouso sui cui fa colare del gel liquido, e subito si avvicina alla prima ragazza della nostra fila di sventurate: quindi, senza neppure farla distendere o sedere, inginocchiandosi davanti a lei le introduce dal basso nella vagina la mano praticamente per intero, alla ricerca di non capisco proprio cosa. Si rialza, la fa girare e piegare in avanti e compie identica operazione frugandole stavolta nell’ano con le dita, strappandole un gemito di fastidio.

Sfila via i guanti e li getta nel cestino ricevendone subito dall’assistente un altro paio, ma quando si avvicina alla seconda ragazza questa protesta, non vuole farsi infilare le mani dentro, forse teme di sentire male: le guardie carcerarie la convincono però bruscamente a non fare storie e senza complimenti l’afferrano e la mantengono saldamente mentre subisce lo stesso trattamento mostrando, a differenza della ragazza di prima, di provare dolore ed irritazione: forse è solo la vergogna a farla reagire diversamente, l’umiliazione che deve avvertire, evidentemente deve essere una non abituata a certe procedure, e del resto anche dai vestiti e dal taglio dei capelli si vede che probabilmente appartiene ad un ceto sociale diverso dal nostro.


Book translation status:

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Already translated. Translated by Francesca Orelli

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