La guerra ha lasciato il mondo in ginocchio. L’umanità, divisa e in perenne conflitto, affida il potere alla fazione che si dimostra superiore alle altre. La vittoria è decretata nei giochi annuali che prendono un nome vecchio di secoli: il Palio delle Contrade.
Demetrio Deisanti, Campione dell’Occidente, viene gettato nel fango per qualcosa che non ha commesso, perdendo titolo e appartenenza. Chi sta uccidendo i Campioni delle Contrade? E che ruolo ha la donna dai capelli rossi incontrata da Demetrio il giorno in cui la sua vita è stata distrutta?
Inizia così il viaggio in un’Italia fatta di ingranaggi, tubi e vapore, dove l’incontro tra steampunk e tradizione si tinge di sangue, intrighi e competizione sfrenata.
Genre: FICTION / Science Fiction / GeneralRespirai a fondo il puzzo stantio che ristagnava nell’ascensore. Era arrivato il mio momento. Passai gli ultimi istanti che mi separavano dall’Arena chiuso in una gabbia arrugginita, le orecchie piene dello sferragliare dell’argano a vapore.
Il chiasso della folla cresceva a ogni metro della salita, fino a far tremare la vecchia struttura di metallo.
Tutta la città era lì per vedere.
Feci schioccare le articolazioni delle spalle e del collo, irrigidite dalla tensione.
In cima, un lungo corridoio in muratura e poi l’Arena.
Restava solo una cosa da fare: vincere, per lasciarmi alle spalle quello che avevo fatto e camminare ancora a testa alta.
Attraversai il porticato che correva attorno alla grande piattaforma sospesa al centro dell’anfiteatro. La luce del sole mi abbagliò per un istante.
Attraverso centinaia di tubi d’ottone, la voce dell’annunciatore raggiunse ogni centimetro dell’Arena. «Per la Cerchia dell’Ovest, scende in campo Demetrio Deisanti.»
La folla, riunitasi come ogni anno per assistere alla grande competizione, rispose con grida e fischi.
«Per la Cerchia della Santa Croce, Guglielmo Cardinale.»
Le grida degli spettatori crebbero fino a diventare assordanti.
Una ragazza mi passò una lunga asta di ferro dalle estremità imbottite. Indossava i miei stessi colori di Contrada, arancione e viola. Grandi occhi verdi, naso coperto da lentiggini.
La ringraziai con un cenno e lei mi rispose con un sorriso da gatta, prima di andarsene facendo ondeggiare i capelli rossi.
Il bastone era molto pesante: non sarebbe stato uno scherzo incassare un colpo di quell’affare.