Sono solo un ricordo by C.K.Harp

Un romanzo lgbt che parla di un amore immenso che valica tempo e malattia

Sono solo un ricordo

La vita non è stata facile, per Tyrone Vidal. L’infanzia e l'adolescenza con un padre autoritario e violento lo hanno provato e reso insicuro, ostacolando le sue naturali inclinazioni. Solo il matrimonio con Sandy e la nascita della loro bambina Janet sembra restituirgli un po' di serenità, almeno finché non si imbatte in Richard Ford. Il giornalista freelance rivoluziona tutta la sua vita, lo riporta alla sua vera essenza e lo sprona a credere in se stesso e in ciò che è realmente. L'attrazione che Tyrone prova per lui impiega un battito di ciglia a diventare amore e neanche il richiamo del suo matrimonio sembra essere sufficiente a minare il forte sentimento che lo lega a Ford.
Ma la mente gioca brutti scherzi, e se per tutti questa è una mera constatazione, per lui diventa un futuro scritto quando arriva la notizia di una malattia che, in maniera lenta e subdola, sta iniziando a minare il suo corpo e i suoi ricordi. Eppure la realtà, come spesso accade, supera qualsiasi prospettiva e se il passato comincia a diventare sfocato, un grande amore può diventare l’unico faro da tener presente per navigare a vista. E respirare davvero come non si è mai fatto.

Genre: FICTION / Gay

Secondary Genre: FICTION / Romance / Contemporary

Language: Italian

Keywords: male, gay, romance, parkinson desease, male to male, lgbt

Word Count: 59.000

Sales info:

Classifica rosa nella prima settimana, ha venduto finora, anche in kindle unlimited, circa 1000 copie e le recensioni sono tutte positive, quasi tutte a 5 stelle


Sample text:

«Ci vediamo domani?»
«C-come?» 
«Ho chiesto se ci rivediamo domani. Vorrei sapere di più di te e del tuo passato da francese…» ribatté Richard avvicinandosi di un passo. E Tyrone rimase immobile al suo posto, osservandolo con il naso all’insù. Solo in quel momento si rese conto di quanto davvero fosse alto quell’uomo. Altissimo ed enorme. Se sulle prime lo aveva giudicato un tipo muscoloso, adesso Tyrone appurava quanto lo fosse per davvero. La camicia, bianca e inamidata, sembrava contenere a stento un corpo modellato, e i pantaloni fasciavano le cosce tornite, nonostante cadessero svasati sulle scarpe costose che indossava. Chissà che lavoro faceva, per andare in giro a quel modo? Oh, certo, anche lui vestiva bene, ma non così bene. E poi aveva un aspetto curato, dalla barba curata, come un velo sulla mascella volitiva, ai capelli corti e ordinati con il gel che incorniciavano appena un volto squadrato e dai lineamenti forti e decisi. Cazzo, se era… bello. Sì, era bello e Tyrone non poteva proprio pensare altrimenti.
«Credo… Credo di sì. Vengo spesso qui a pranzare, quando inizia la bella stagione» rispose in un soffio, maledicendosi subito dopo. Non avrebbe dovuto dargli corda, non avrebbe dovuto accettare quella specie di invito. Perché, poi, quell’invito? Perché voleva rivederlo, quel Richard? Non aveva colleghi da soffocare con le sue domande inopportune? Non aveva qualche donna da ammaliare? Non aveva un uomo con cui…
«Bene, allora vorrà dire che diventerà anche mia abitudine…» mormorò Richard con un tono completamente diverso dai precedenti. Tyrone lo vide fare un altro passo in avanti, sollevare una mano e poi ritrarla, come se qualcosa lo avesse fatto desistere. Cosa stava per fare? E lui voleva davvero saperlo?


Book translation status:

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Already translated. Translated by Cristina García
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Already translated. Translated by Mara Alejandra Massaferro

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