Che cosa possono avere in comune un’anestesista disillusa dalla vita e una star del rock? Niente... o forse più di quanto immaginano. Dopo un incontro-scontro all’ospedale San Camillo di Roma, la vita di Sofia De Sanctis si ribalta. Accettare di diventare responsabile dello staff medico del tour dei Death Scream, la rock band più famosa del mondo, è tanto allettante quanto pericolosa, ma Sofia non si è mai tirata indietro davanti a nulla. Non sa ancora che questa decisione stravolgerà la sua vita tra ritmi incalzanti, musica travolgente, soprattutto un sentimento che si farà strada dentro al cuore, contro ogni razionalità e ciò in cui crede. Contro l'ombra di un incubo passato che l'ha segnata in modo indelebile.
Cypher Blackwing, il frontman del gruppo, è tutto quello che le donne sognano: bello e perverso.
Esiste il posto per un amore vero in un mondo così al di sopra delle righe, corrotto fino all’osso e pieno di insidie e soprattutto ci si può innamorare a prima vista di un uomo apparentemente degenerato? Sofia vuole qualcosa che forse lui non sarà mai grado di darle...
Genre: FICTION / Erotica / Collections & Anthologies
SONO AUTRICE UFFICIALE HARPER COLLINS. DIVERSI MIEI LIBRI SONO STATI TRADOTTI PER L'ESTERO E CON SUCCESSO.
«Sofia!»
Distolse lo sguardo dal collega straniero e si voltò dritta davanti a sé. Paolo Marchegiani, primario del reparto, le stava facendo cenno con la mano di avvicinarsi.
«Cos’abbiamo, Paolo?»
«Overdose di cocaina, stiamo faticando a stabilizzarlo. Porca troia, è un casino vivente.»
Un altro tossico, pensò sconvolta, ma quando lo guardò in viso vedendolo in tutta la sua figura, qualcosa le saltò in mente.
Io questo lo conosco!
L’uomo era a torso nudo, gli avevano tagliato i vestiti di dosso per disporre l’elettro cardio e l’accesso venoso era già inserito nel braccio destro. Era coperto di tatuaggi e il viso, seppur mortalmente pallido, bellissimo e incorniciato da lunghi capelli neri come la pece, ondulati e all’apparenza soffici.
Santa merda!, pensò Sofia, è Cypher Blackwing, il frontman dei Death Scream. Eh, no! Tu non mi crepi su questo lettino, stronzo drogato. Non con me di turno e non stasera.
Indossò rapida i guanti monouso. «Veloci, dai! È in crisi respiratoria, procedo a intubarlo. Che cosa ha preso oltre la cocaina?» si rivolse all’uomo che poco prima si era presentato come il dottor Williams, probabilmente il medico della band.
«Solo del superalcolico, voglio sperare.»
«Vuole sperare, ma certo…» ripeté volutamente sarcastica mentre posizionava il laringoscopio per visualizzare la trachea.