Ritorno a Dunwich by Dunwich Edizioni

"Semplice scrivere su l'immaginario lovercraftiano, molto più difficile è riuscirci, questo libro - e non era cosa facile - ci riesce."

Ritorno a dunwich


[Ritorno a Dunwich]
Ebook €1.99 Cartaceo €9.90
Authors: Alessandro M. Colombo, Andrea Berneschi, Claudio Foti, Fabio Lastrucci, Giuliana Ricci, Marco Lomonaco, Marinella Landi, Mirko Giacchetti, Samuele Fabbrizzi, Sara Bardi, Uberto Ceretoli, Walter Perello
Series: Ritorno a Dunwich
Genre: horror
ISBN: 9788898361120
"Semplice scrivere su l'immaginario lovercraftiano, molto più difficile è riuscirci, questo libro - e non era cosa facile - ci riesce."
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Overview

Dodici autori omaggiano il grande maestro dell’orrore H. P. Lovecraft con racconti ispirati alla sua grande produzione letteraria. Ritorno a Dunwich è l’incontro tra passato e presente, tra la genialità di un narratore che ha segnato la storia della letteratura di genere horror e la creatività di scrittori contemporanei, in grado di far emergere uno stile personale senza perdere il legame con il Solitario di Providence.

Mirko Giacchetti – L’insostenibile leggerezza del caos

Uberto Ceretoli – La strega di Aylesbury

Fabio Lastrucci – Chtulhuvision

Andrea Berneschi – L’amore di un ghoul

Giuliana Ricci – Sine Requie

Claudio Foti – Monte Cavo

Sara Bardi – L’assistente di N

Marco LoMonaco – I Tempi della follia

Samuele Fabbrizzi – Mater Patrona

Alessando M. Colombo – Con il corpo di Cristo

Walter Perello – Sebrina

Andrea Berneschi – Dante incontra Nyarlathotep

Marinella Landi – Lemuria – il continente dimenticato (special guest)

Genre: FICTION / Horror

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 53000

Sample text:

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL CAOS

di Mirko Giacchetti

Gli allarmi sibilano nel silenzio come serpenti impazziti. «Dopo un po’», dico, «ti ci abitui.»

Lei mi fissa. Non sono sicuro abbia sentito. Getto a ter­ra quello che rimane della sigaretta.

Metto insieme altre parole a caso, tanto per riempire il vuoto. «Il sangue e la morte, niente di nuovo.»

Dall’interno dello zaino esce un lamento.

«Stai buono.» Quel coso mi fa venire i brividi.

Mi avvicino alla teca che la protegge. Lei mi guarda anco­ra. Sovrapposti ai suoi lineamenti riconosco il mio vol­to.

«Sai, pensavo fossi più grande.»

Le sorrido e mi fermo poco prima del cordone. Prima che si attivi un altro allarme.

Io sono l’uomo che non poteva presentarsi al Louvre e dire: «Scusi, potrei avere la sala Leonardo tutta per me, sa, dovrei sfasciare la Monna Lisa.»

Lei, ovviamente, è la Gioconda.

Così, per arrivare puntuale al nostro primo appuntamen­to, ho scelto la soluzione più semplice.

Il metodo varca la soglia e spara. Ammazza, passa e più non ragionar di loro.

Dopo qualche corridoio e un po’ di confusione, sono arri­vato.

Siamo lei, io e parecchi sfortunati turisti.

Prima di sfondare il vetro e liberarla, le varie sirene cessa­no all’unisono.

Senza preavviso, sboccia il pianto di un bambino. Altri versacci dopo le sirene.

Devo tornare a sfogliare altri petali dell’eterno "danna­to, non dannato…”

Sono sempre dannato.

Le corde vocali del pargolo stridono e collassano sulla nota più fastidiosa. Un lampo cacofonico che fa rimpian­gere ogni allarme del pianeta.


Book translation status:

The book is available for translation into any language except those listed below:

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English
Translation in progress. Translated by Marta D'Amico

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