Un trentaduenne alla ricerca della sua vera identità sessuale inizia incautamente una relazione inopportuna, e rimane vittima delle sevizie cui lo sottopone un uomo maturo unitamente ai suoi amici.
Solo il fortunato incontro con un amico coraggioso e sincero gli consentirà di sottrarsi alla intollerabile persecuzione che lo opprime.
Non uno dei più fortunati, ma comunque discreto successo di vendite (alcune centinaia, in particolare su Amazon).
Inizia a spogliarsi lentamente, sicuro di sé, mentre io sono molto più titubante ora che si tratta di fare sul serio; non provo alcun genere di eccitazione, il mio fratellino laggiù se ne rimane dubbioso e silente.
Non desidero però apparire eccessivamente insicuro ed inizio a far scivolare per terra i miei abiti, mentre sento scorrere l’acqua che in breve ci avvolge con il suo vapore.
Siamo rimasti entrambi con i boxer.
Mi sorride e con un cenno mi invita a mettermi sotto l’acqua calda, cosa che faccio mostrandomi di schiena per entrare, e rigirandomi verso di lui in tempo per vedere che si è liberato dell’ultimo indumento che indossava.
Mi colpisce la differenza con il mio, che del resto è più piccolo della media; lui invece deve collocarsi ben al di sopra, ma soprattutto a quanto vedo è molto largo, cosa che in questo momento non mi rende certo meno ansioso.
Mi guarda negli occhi sicuro, è più alto di me e mi fa pressione sulla spalla per farmi capire che desidera che mi inginocchi: lo faccio, e per la prima volta in vita mia accolgo in bocca il pene di un uomo.
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