Peccati erotici delle Italiane - Volume 1 by Giovanna Esse

Cinque racconti erotici al femminile

Peccati erotici delle italiane - volume 1

La radice, i fatti salienti, da cui ha preso spunto la narrazione, sono parzialmente accaduti. Ogni storia ci perviene da uno dei protagonisti e i narratori sono stati più volte intervistati e torchiati a dovere, pur di scoprire il loro vissuto erotico fin nei minimi particolari, al fine di sviscerare le emozioni più carnali che li hanno motivati a fare, o a subire, determinate azioni sessuali.
I racconti: La Fata che mi rese donna e My Princess sono anch'essi originali e provengono dalla stessa fonte.
Infine, per evitare di incappare in complicati cavilli di copyright, col mio tecnico abbiamo deciso di inserire delle immagini private, giusto per aggiungere un pizzico di peperoncino alla pubblicazione. Non sono più una teenager, mi spiace, ma le foto sono genuine, semplici come me, che scrivo, innanzitutto, per piacere.

Genre: FICTION / Erotica / General

Secondary Genre: FICTION / Erotica / General

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 33.000 circa

Sales info:

I racconti singoli hanno ottenuto i seguenti numeri:
- La fata che mi fece donna,  oltre 30.000 letture
- La moglie segreta, oltre 4.000 letture
- My Princess, oltre 110.000 letture
- Condannato dal vizio, oltre 26.000 letture
- La donna nuova, circa 7.000 letture

 


Sample text:

Col filo dei pensieri provò a raggiungere Layla, il suo amore distante, ma poi, a mano a mano che l'eccitazione saliva, i suoi ricordi e le sue fantasie divennero più oscene e intrise di voglia. La sua piccola figa era già densa di umori, ma alle grandi labbra, gonfie e socchiuse, arrivava solo un sottile velo di umidità calda. Thess sapeva che l’asciutto sarebbe diventato umido e l'umido bagnato, ma non volle forzare la mano. Avrebbe potuto “imburrare” subito le dita, affondandole nella saliva, per poi spingerle, voraci, nel suo spacco che adesso vibrava di desiderio, invece decise di attendere. Non aveva fretta, non c'era nessuno e poi, come le capitava spesso di pensare, non avrebbe chiesto di meglio: essere vista... spiata, mentre era veramente se stessa. Quando l'angelo diventava assatanato, quando da "dolce" si faceva furia. La mano sinistra tirò verso il basso il capezzolo turgido, assieme alla sua aureola, altrettanto gonfia e soda.
Un fruscio? Forse... Ma no: impossibile!
***
Ora, come allora, mi costa tanto trattenermi. Vorrei saziarmi delle tue membra, stringere la pelle tenera tra le dita, entrarti nei buchi umettati, succhiarti i sapori, dalla saliva dolce all’estro acidulo e peccaminoso. Ritorno a quella notte: ti lasciai solo quando, stremata e paga, ti accasciasti sul lettino alla ricerca del sonno ristoratore. Non fiatai, non dissi nulla. Solo la mattina, quando allegra e innocente partisti per la scuola, corsi in camera tua per abbracciare quel grande cuscino. Non mi vergogno, anzi, ammetto che fui felice di cercare le tue macchie sulla stoffa, per poi annusare, come un segugio, quelle tracce. Quei profumi segreti che, nella vita di tutti i giorni, mi erano proibiti.
Era come una droga per me, e il sangue mi salì alla testa mentre sprofondavo il naso e la bocca schiusa in quel residuo di calore. 


Book translation status:

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