Raccolta di poesie che racchiudono diverse forme d'amore: per la vita, per la danza, per l'altro.
A volte semplici, a volte arrabbiate, a volte ironiche, esse portano a conoscere le fasi e le contraddizioni del sentimento più inflazionato del mondo.
Senza rime e troppi fronzoli, parole che vanno a capo e dritto al cuore.
Genre: POETRY / GeneralTrattandosi di una raccolta di poesie edita da un piccolo editore, le vendite sono state contenute e distribuite nella durata del contratto. Alcune delle poesie, tuttavia, hanno avuto riconoscimenti in premi tenutisi in circoli di lettura. Il numero totale di copie vendute non mi è mai stato comunicato, ma personalmente, durante le presentazioni e in occasioni simili, ne ho vendute circa 200 copie.
Gorgone
Dalla tenebra della grotta
emergo.
Io,
orrenda Gorgone,
armata e furiosa.
Non c'è un cuore in questo mio corpo,
solo distruzione e rabbia.
Roteo la mia spada, colpisco ciò che mi ostacola,
ciò che non mi piace
senza esitare un istante.
Con passo sicuro cammino
sulle macerie e sui corpi che lascio a terra.
Voglio che tutti mi vedano bene
e che di questo mostro ricordino
solo l'istante in cui li ha uccisi.
Voglio renderli pietra
poi calpestarli finchè non saranno polvere
e ancora spargerli al vento,
perché non meritano altro.
Stupidi esseri umani.
Stupidi distruttori, assassini, sfruttatori.
Stupidi che si lanciano verso il nulla ridendo,
folli che non vedono al di là del proprio naso.
Non faranno in tempo a gridare,
tale è la mia furia e la forza delle mie ragioni.
Moriranno
e con loro il mondo intero.
E tu.
Tu che resisti alla mia spada,
che cammini con me nel fuoco che tutto devasta,
tu che mi stai accanto
anche quando i miei tentacoli tentano di darti la morte.
Tu.
Per quanto ancora respirerai la mia ira
senza che essa ti tocchi?
Per quanto ancora mi starai vicino
senza guardarmi mai?
Per quanto sopporterai
il mio odore di sangue e morte?
Riuscirai a sopravvivere al mio sguardo,
alle mie mani, ai miei pensieri nefasti?
Tu mi amerai ancora
quando li avrò uccisi tutti?
Stupidi, stupidi esseri umani.
Tu sei immune dal mio veleno,
non hai paura di me.
Forse perché non mi hai mai vista davvero.
E tu. Non darmi tregua, mai.