Chiara è una bella ragazza, decisa, intrepida, ma è soprattutto un'ispettrice di polizia. Viene richiesto il suo intervento per indagare su un caso di possibile terrorismo, ma non è un caso qualunque: sono sospettati due colleghi.
Alessandro, alto, biondo con occhi verdi con pagliuzze dorate, aitante ma freddo, scostante e misterioso.
Carlo, alto, moro, occhi scuri, fisico prestante, ma dall’atteggiamento ambiguo. L'indagine prenderà il via rapidamente. Alessandro e Carlo si sveleranno piano piano mentre tutto diventerà bollente, tra passioni e gelosie, sparatorie e attentati. Chiara è a Venezia, città nuova per lei, alla ricerca di una verità da scovare nell’intimità dei suoi colleghi e giocherà fino in fondo rischiando tutto, ma soprattutto e inaspettatamente il suo cuore, tra le braccia dei sospettati.
Nda: Chiara è la sorella gemella di Mia, maresciallo dei carabinieri, già protagonista di "Un terremoto amore"
Mia, sorella gemella, si era messa in gioco a Ferrara. Chiara si mette in gioco a Venezia. L'indagine sul terrorismo diventerà sempre più adrenalinica, in un crescendo di dubbi e colpi di scena. Il suo cuore normalmente distaccato e obiettivo cambierà e non lo sarà più così tanto: forse è “un male di famiglia”?
Questo libro è uscito da soli 12 giorni e siamo a una media di vendite di 600 libri , è da giorni in classifica. Le recensioni sono entusiaste, diversi commenti positivie diversi contatti da piccole case editrici. Un traduttore che ci volesse investire un po di tempo secondo me farebeb un'ottima scelta.
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Chiara sorrise ironicamente, almeno si rimaneva in tema. Era strano: Venezia era sì meta turistica ma non l’avrebbe collegata al terrorismo, ci vedeva più Roma o Milano. Ma se era necessario andare lì, ci sarebbe andata. Ma perché due città?
“C’è un corso a cui sono iscritta, quindi?” Alzò il viso verso Ruggeri, il suo capo.
“No, no!” Lui socchiuse gli occhi e poi abbassò lo sguardo sfuggendo al suo.
Chiara lo fissò, subodorando la fregatura: ormai lo conosceva bene.
“Terrai un corso, si svolgerà a Venezia ma la stazione su cui devi indagare è di Mestre”.
Lei chiuse gli occhi sospirando, si appoggiò alla scrivania.
“No ma… scusa capo ma me lo dici adesso? Non ho nulla di pronto!”
“Sarai un’assistente e il corso lo terrete in tre; durerà due settimane e i primi giorni dovrai fare solo presenza, cosi potrai prepararti. Ma leggi il fascicolo o non sarai in grado di seguire quello che ti dirà Spisni! Ora ti lascio da sola a studiare”.
S’immerse nella lettura, afferrò una matita e iniziò a sottolineare i tratti interessanti e quelli dubbi, era talmente concentrata che sobbalzò, portandosi una mano al petto, quando bussarono. Guardò l’orologio appeso alla parete: le 17:00 Due ore? Era lì da due ore? Il tempo era volato.