Napoli è, semplicemente, la città italiana più ricca di esoterismo, leggende, misteri, e queste storie e segreti si rimandano l’un l’altro in una ragnatela di citazioni e riferimenti che avviluppa la città in una rete sottile, ma visibile a chi ha occhi per vedere, e cuore per credere.
Chi attraversa Napoli come turista o come semplice cittadino della propria città, non si rende conto di passare sovente vicino a luoghi le cui storie e i cui misteri sono capaci di lasciare a bocca aperta.
Questo libro vuole essere una guida ed un indirizzo per chi desidera essere un turista curioso, o un cittadino consapevole, di Napoli.
Per questo abbiamo deciso di corredare il libro con mappe e foto dei luoghi descritti.
Perché se le storie che raccontiamo sono affascinanti, lo sono mille volte di più i luoghi reali: la parte esoterica e segreta di Napoli è qualcosa di reale e visibile, nei suoi palazzi, nelle chiese e persino nei nomi delle strade. Ed è là fuori, pronta per essere vissuta.
Il libro ha ottenuto un discreto numero di vendite e circa 500 fan sono già iscritti alla pagina facebook relativa.
La votazione media su amazon è di 4/5 stelle.
Le versioni già disponibili sono ebook e cartacea.
Gli abitanti di Napoli sembrano essere affascinati dalla morte e dai morti. Non è niente di morboso.
Semplicemente in questa città rimane ancora l’abitudine di considerare la morte come parte della vita stessa e non come qualcosa di separato e da nascondere. Se vi fermate in qualche bar del centro storico, vi potrà capitare di vedere su una mensola in alto la foto del padre o della madre morti del proprietario che vi guardano seri.
Non esattamente qualcosa che ci si aspetterebbe di trovare in un bar.
Napoli è una città che è sempre stata in bilico: geograficamente, tra acqua e fuoco, il mare e il Vesuvio; temporalmente, tra fasti passati e incertezza futura.
Napoli è un luogo dove la divisione tra i vivi e i morti diventa così sottile da permettere agli uni di dialogare con gli altri.
Non è strano quindi che proprio qui sia nato un culto particolare, chiamato culto “delle anime purganti” o “delle anime pezzentelle” (“delle anime povere” in dialetto napoletano), il cui scopo è stabilire una sorta di accordo tra un vivo e un morto.
Insomma a Napoli il mondo terreno e quello ultraterreno sono separati così debolmente da permettere a chi sta dall'una e dall'altra parte non solo di conversare ma addirittura di fare accordi commerciali!
Stiamo parlando di un culto vecchio centinaia di anni, e che è ancora vivo oggi, anche se in forme meno estreme che in passato.