Horror e musica si mescolano e fondono in un connubio di note e terrore. Protagonisti dei diciotto racconti sono ora i grandi miti del rock, ora persone comuni: tutti alle prese con fenomeni paranormali e spaventosi. Morte a 666 Giri è un viaggio nel lato oscuro e misterioso del mondo musicale, nelle cui pieghe si celano oscuri e insidiosi segreti.
Genre: FICTION / HorrorAlicia Foster ne aveva dodici, sette bianchi e cinque neri. Li aveva chiamati tutti con il nome di una nota.
«I miei gatti sono una melodia», diceva alle sue amiche e lei, che era una maestra di musica in pensione, se ne intendeva.
I gatti neri che avevano qualche macchia bianca nelle zampe o nel muso, invece di essere in diesis, prendevano il nome del suono omologo, in bemolle. Un gatto, che si chiamava Sol Diesis, dopo un anno dalla nascita aveva sviluppato una striscia bianca sulla nuca ed era diventato La Bemolle.
Erano dodici e non di più. Qualcuno le aveva fatto notare che avrebbe potuto chiamarli come i segni zodiacali, i mesi dell’anno, i nomi degli apostoli.
«Nell’astrologia non credo, alcuni mesi sono freddi e lunghi, i nomi degli apostoli non li ricordo ma di sicuro ce ne sono di doppi e poi non chiamerei mai Giuda un animale.»
Se qualche gatta metteva al mondo dei cuccioli procedeva in due modi: li regalava se qualcuno gliene aveva fatto richiesta oppure se ne disfaceva, seppellendoli appena nati sotto le ortensie. In genere era questa la fine che facevano perché erano pochi quelli che volevano un gatto. L’ultimo era stato il signor Richard Wayne che si era portato a casa una micia gialla come il miele.
C’era anche una terza scelta: se qualcuna di queste piccole creature era indiscutibilmente bianca o nera, si liberava della nota più vecchia e la sostituiva.
