Le ombre di un passato ormai dimenticato si allungano sul mondo. Syl cade, Cambria attende inerme la sua fine. I fratelli si separano, ma le loro strade non possono che intrecciarsi nuovamente quando l'ultimo freno viene tragicamente estirpato: Mordraud è ormai pronto per il Limite degli uomini. I sadici piani di Sevian condizioneranno nuovamente le loro vite fino a un ultimo, inevitabile confronto, dove amici e nemici saranno coinvolti e nessuno avrà via di scampo.
Genre: FICTION / Fantasy / GeneralIl sotterraneo era debolmente illuminato da una fila di candelabri piantati lungo la parete di pietra. L’umidità toglieva il fiato. Rivoli verdognoli e macchie di salnitro rivestivano ogni palmo di quel luogo freddo e malsano. Il pavimento era coperto di paglia. Un tappeto di lamenti soffocati increspava il silenzio.
La guardia chiuse a doppia mandata la porta alle spalle di Griserio e gli porse un rotolo di pergamene tenute insieme da una molla di ferro.
«Qualche novità?»
«Dobbiamo ancora scrivere il resoconto della giornata, signore…» disse rammaricato il gendarme.
Griserio lesse le ultime righe riportate sul registro. Come da suo ordine, le guardie dovevano produrre una relazione del proprio turno di lavoro. Gli venne da sorridere osservando la grafia incerta, gli errori, le macchie dell’inchiostro laddove il pennino aveva perso una goccia di troppo. Capre incapaci. Ma non poteva farci niente. Era già stato fin troppo difficile trovare qualche soldato che sapesse leggere e scrivere.
«Vediamo… il prigioniero quattordici ha rifiutato di nuovo la cena.»
«Proprio così, e si rifiuta anche di bere.»
«Apritegli la bocca e ingozzatelo, se necessario.»
La guardia si grattò pensierosa il capo.
«Ecco signore, temiamo che possa strozzarsi…»
«Non importa. Prima picchiatelo, poi obbligatelo a mangiare. Magari… mh, spezzategli una gamba.»
«Quel prigioniero è già stato gambizzato, signore.»
Griserio sfogliò piccato il registro. Aveva ragione. Gli avevano rotto entrambe le caviglie durante la prima fase dell’interrogatorio. E non solo.