Le vie delle fiabe. L'informazione è narrazione by Federico Berti

Una 'rivoluzione copernicana' nell'approccio alla nozione di verità

Le vie delle fiabe. l'informazione è narrazione

Biancaneve era più tedesca, francese o italiana? Circe era una maga assassina? La mitica Atlantide si trovava in Sardegna, nel Mar Nero, o in Perù? Dracula è un mito razzista? La bella addormentata era Giovanna d’Arco? I sette nani erano minatori bambini? Dante era un crociato? L’orco di Pollicino era un troll? Scopriamolo insieme. Dalle favole alle fake news il passo è più breve di quanto si pensi. L’informazione è narrazione. Una ‘rivoluzione copernicana’ nell’approccio alla nozione di verità.

INDICE DI QUESTO LIBRO

Prefazione
Basile e i Grimm
Viaggio in Germania
Perrault e la crociata illuminista
Nella grotta dell’Orco
Basile va all’inferno.
La vecchia scorticata.
La sposa dell’Orco.
Il drago e l’ippocampo.
Santa Margherita e il conte Dracula
Dracula e il mito della razza.
Il tritone di Vergato.
La grotta di Circe.
Atlantide e l’Utopia
Il mito di Aposa a Bologna
Napoli, Partenope e le Sirene
Dai figli di Noè al mito d’Europa
La leggenda del Pifferaio
Dante non era un crociato.
Cenerentola è inattuale?
La Befana non è una strega
Santa Klaus e il Krampus.
Il Pozzo della Polenta.
L’informazione è narrazione
Il ministero della verità.
Chi racconta cosa.
I sette muri della rete
Cronaca, leggenda, mito, favola.
Bibliografia

Genre: LITERARY CRITICISM / Semiotics & Theory

Secondary Genre: LANGUAGE ARTS & DISCIPLINES / Library & Information Science / Digital & Online Resources

Language: Italian

Keywords: fiabe, narrazione, informazione, favole, leggende, immaginazione

Word Count: 54846 parole

Sample text:

Qualche anno fa tra Amburgo e Francoforte è successo qualcosa che ha riportato l’attenzione sulle fiabe dei fratelli Grimm, le aziende di promozione turistica hanno tracciato una serie di itinerari noti come Strada tedesca delle fiabe, idealmente collegati all’opera dei due fratelli di Hanau, che vissero e operarono nella regione del Weser. La miniera dei sette nani, il castello della Bella Addormentata, il birrificio di Dorothea Wiemann, l’anziana narratrice ugonotta a cui tanto si sono ispirati i due ricercatori al tempo dei primi studi. Ma siamo poi veramente sicuri che quel luogo si possa identificare con quel personaggio, e soprattutto, sulla base di quali fonti storiche? Ne parleremo più volte in questo libro, partendo da una frase di Italo Calvino rimasta scritta nel cielo, dalla sua introduzione alle fiabe italiane: “Le storie sono il catalogo dei destini che possono darsi a un’uomo e a una donna". Come vedremo, non è così semplice. Ma andiamo con ordine, l’elemento scatenante che ha portato alla scrittura di questo libro è stato un viaggio ad Acerenza, dal quale siamo venuti a conoscenza di una campagna per la promozione turistica molto simile a quella tedesca e quel che più colpisce, in riferimento alle stesse favole, geolocalizzate sul territorio lucano. Nel 2015 in Basilicata un gruppo di studiosi ha promosso l’identificazione tra le favole dello scrittore napoletano Giovan Battista Basile e i luoghi intorno ad Acerenza, dov’egli trascorse gli ultimi mesi della sua vita, completando la più famosa raccolta di fiabe ‘moderne’ che si conosca, il Pentamerone. Lo scenario della bella addormentata, secondo questa prospettiva, non è più la Foresta del Gottsbueren, comenella via delle fiabe tedesca, ma il parco del Pollino nel XVII secolo.


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