Un gruppo di turbolenti marinai, una ciurma assai improbabile di pirati dei giorni nostri e dei nostri mari, partecipa ad una operazione architettata nel mezzo del mediterraneo. Un misterioso personaggio sembra avere geometricamente programmato tutto con pedante astuzia mentre polizie, guardie costiere e dipartimenti antidroga sono pronti ad intervenire per fermare traffici criminali che vanno avanti da troppo tempo. La vicenda, velata di un amaro umorismo, è ingrovigliata e non mancano morti e feriti sul campo. Tuttavia, la vera posta in gioco è da scoprire.
Genre: FICTION / Sea StoriesAppena pubblicato come ebook e cartaceo. Sono un autore televisivo. Ho lavorato per Mediaset per molto tempo e scritto alcune commedie teatrali. Tuttavia è la prima volta che scrivo una fiction in forma di romanzo.
«Porcogiuda, che ci fa a mollo da sei ore?» gridò Zanca. Aveva il cuore che stantuffava come un vecchio treno in salita, dopo tutta quella camminata.
«Chi ti ha detto che sto qui da sei ore?»
«Esca, su».
«Non esco prima di mezz'ora. Aria».
«Perdio, sono incazzati. Si lamentano, vogliono essere pagati. Esca e venga a parlarci, almeno». Il comandante nuotava per tenersi a galla, poi tirò fuori dall'acqua la mano e lo scacciò dicendo:
«Dì che tra un'ora arrivo».
«Oh io vado ma quelli non sono per niente tranquilli».
«Fai come ti dico».
Zanca era un cinquantenne talmente grasso che la pancia abbondava sopra la cinghia dei pantaloni. Andava in giro come uno di quelli che chiedevano l’elemosina. La camicia la teneva sempre sbottonata con un catenaccio d'oro in mezzo ai peli. La barba non se la faceva mai, da lontano sembrava apparentato con un frutto avariato, una pera; insomma era una persona ripugnante che se la vedevi arrivare per strada facevi due passi in là e ti spostavi per evitarlo.
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English
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Already translated.
Translated by Giulio Pio Dima
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