È possibile rilevare, circoscrivere e stoccare un entità ultraterrena? Seguendo le teorie del dottor Venceslav lo scienziato Filippo Redoli ha progettato e assemblato delle apparecchiature in grado di farlo. In collaborazione con Giorgio Parca, esperto di sistemi hardware e software, e Paolo Macchia, ex soldato, catturano fantasmi, proprio come nel film Ghostbusters, e li vendono a un misterioso personaggio: l'occultista Markus Dragoner.
Genre: FICTION / Fantasy / ParanormalNuvole basse si rincorrevano in un cielo color sabbia mentre il sole giocava a rimpiattino con le ombre lungo le pareti di granito della Biblioteca Civica di Marina.
Gente imbacuccata nei cappotti si affrettava lungo la via antistante l’edificio espirando nuvole di vapore che stentava-no a disperdersi nell’aria fredda e pungente del mattino.
Leoni di marmo alla base della scalinata scrutavano i pas-santi con aria severa, con un tacito ammonimento a non sot-tovalutare la cultura che albergava nell’austero edificio.
Nella sala dedicata agli autori horror, un’apprendista stava lottando con una catalogazione alfabetica a dir poco confusa operata da una qualche collega precedente, la quale in quel momento stava senza dubbio facendo di meglio. Una lampa-da al neon difettosa sfarfallava con ticchettii intermittenti rendendo difficoltoso riconoscere i titoli sul dorso dei libri e nell’aria c’era un sentore di muffa e vecchie pagine ingiallite.
Teodora, Dora per gli amici, stava litigando con gli autori dall’iniziale in F e non riusciva a comprendere perché un classico dell’esoterismo come Fulcanelli potesse essere finito tra gli scrittori dell’orrore contemporanei.
Espirò rumorosamente, esasperata dall’incompetenza delle colleghe, e alcuni riccioli di polvere scivolarono con pigrizia verso il pavimento di marmo a scacchi.
Dora agguantò Il mistero delle cattedrali e si accinse a uscire dalla stanza. Sentì dietro di sé un movimento strano, furtivo, come se qualcuno nascosto nella stanza non volesse farsi ve-dere. Si voltò di scatto, ma non notò altro che file di scaffali ricolmi di libri.
Scosse la testa. Era uno scherzo che da un po’ di tempo il suo cervello le giocava mentre era rinchiusa in quella sala, forse era solo stanca.