Quattro racconti di storie vere, quattro momenti di vita Difficili, amarezze Che segnano e Cambiano i Protagonisti, Mostrando Loro Il lato oscuro dell'amore profondo.
Un amore piccolo piccolo. L'amore di Fedra Che nasce Tardi e Finisce troppo presto.
La roulotte Bianca. Un vecchio ha solista il nipote, lo ama intensamente e non lo loscerà solista mai, per nessuna ragione.
La favola Buia. QUANDO il sole scompare un mezzogiorno E difficile sfuggire alla notte eterna.
Natale e l'Angelo dimenticato. Natale e Una festa magica e La nascita di posta Un miracolo Che non dovrebbe mai Essere negato.
Per farmi conoscere da esordiente ho preferito distribuire il libro gratis. I racconti che lo compongono sono stati letti come eBook da molti e apprezzati.
Ci avrei pensato più tardi. Adesso avevo tante cose da fare per il mio Angelo.
Provai a farlo mangiare, niente, non aprì bocca e nemmeno voleva bere: né il latte, e neppure l’acqua. Allora mi domandai da dove venisse fuori tutto quel sudore. La pelle del bambino continuava, impercettibilmente, a inumidirsi.
Il plaid non risolveva. Accesi la termocoperta. Il piccolo, docile e tranquillo, si lasciava coccolare e non si lamentava per le “ristrutturazioni” che tentavo sul suo giaciglio improvvisato.
Tremando per l’emozione, e sentendomi del tutto inadeguata, quasi giudicata, misi in pratica un’idea, che da più di un’ora scacciavo dalla testa.
Con metodo, e senza pensarci più, mi spogliai, e mi preparai per andare a dormire; indossai un pigiama di cotone finissimo, nuovo e bianco e, decisa, montai sull’ampio divano, sotto la coperta, abbracciando stretto il mio piccolo ospite.
Lo sapevo, Angelo, chissà dove, aveva una mamma, magari era anche in pena, ma per stanotte l’avrei protetto io. Per un’incredibile serie di eventi il piccolo era a casa mia e me lo sarei tenuto stretto come se fosse figlio mio.
Il mio gesto sconsiderato ottenne i risultati sperati. Come un cucciolo, Angelo si sciolse dal suo pacato immobilismo; tra le mie braccia, quel piccolo dall’espressione saggia si adagiò e ridivenne bambino. Si stringeva a me e spingeva, si voltava e rivoltava, sgomitando. Avevo la netta sensazione, mai provata prima, che volesse entrarmi dentro, pelle nella pelle, carne nella carne.
Dopo pochi minuti chiuse gli occhi dolcemente e, quieto, si addormentò circondandomi col braccio. In pace, appagata e serena, finalmente, dopo qualche minuto, anch’io mi appisolai.
Language | Status |
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Portuguese
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Already translated.
Translated by Marcia Dottori
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