Il falco di maggio by elisabetta bricca

Una storia di lotta per la libertà, grandi ideali, passione e avventura nell'Irlanda della Grande Carestia.

Il falco di maggio

Irlanda, 1846 
 

Bruce Cavendish è il Marchese di Donegal, lembo estremo di terra irlandese, aspra e selvaggia, dove aleggia ancora il sussurro della magia degli antichi Celti. 
Un giovane uomo tornato in Irlanda per adempire ai suoi nuovi obblighi, ma che non può soffocare il richiamo del sangue né dimenticare il passato di un'infanzia dolorosa. 
Fionnula O'Halloran e un'impavida testa rossa dal carattere indomito, figlia del popolo, che si batte per l'indipendenza della sua gente. 
Tra i due, provenienti da due mondi tanto diversi, è subito scontro. Eppure, lentamente, qualcosa di diverso dal rancore prende forma e sboccia in un amore contrastato, vivo, totalizzante. Tra gli echi di una natura arcaica, l'orgoglio di un popolo che non s'inginocchierà mai al dominio inglese, la lotta per la libertà e gli intrighi di potere, Bruce e Fionnula intraprenderanno un cammino tortuoso, guidati solo dal richiamo del cuore, della fratellanza, e dalla consapevolezza di essere figli della stessa, amata terra che reclama giustizia.

Genre: FICTION / Historical

Secondary Genre: FICTION / Romance / General

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 70,000

Sales info:

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Sample text:

Aveva sempre amato la collina di Malin head, così come l’aveva amata sua madre. Da lassù, sul picco del Banba’s Crown, ci si poteva illudere di prendere il cielo e il mare tra le mani.

Bruce si riempì gli occhi della distesa dell’Atlantico e dell’erba alta della brughiera. Spiccava contro il cielo grigio, con il suo intenso colore verde smeraldo. La bellezza della sua terra gli toglieva il respiro. Era tornato in Irlanda: doveva tornare. Nonostante avesse deciso di non volerne più sapere, nonostante avesse cercato di soffocare i ricordi di un’infanzia e di un’adolescenza repressa nel dolore, non poteva negare il legame con la sua terra. Era una magia che sentiva scorrere nelle vene. Era qualcosa che aveva nel sangue, l’eredità di sua madre che tanto amava quella natura indomita, il ruggito dell’Atlantico, il vento che sussurrava tra i fiori vermigli dell’erica. Si sentiva libera, diceva lei, lì su quel picco a ridosso dell’Atlantico, mentre lo teneva, ancora bambino, sulle ginocchia e gli tempestava il viso dei baci. È il sangue dei Celti, ripeteva accarezzandogli i capelli. Forse, un giorno, dovrai lasciare il Donegall ma l’eco degli antichi, dei guerrieri, dei bardi ti riporterà alla terra cui appartieni.  


Book translation status:

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LanguageStatus
Spanish
Already translated. Translated by Raquel Camargo

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