La deità di Gesù Cristo
La domanda posta a titolo di questo libro, non è stata formulata per prospettare una situazione incerta circa la persona di Gesù Cristo, ma solamente per indurre il lettore a conoscere chi è veramente Gesù Cristo, e da parte nostra per esporre una verità, che riteniamo il cardine e il fondamento del cristianesimo, con parole chiare e semplici.
Se il cristianesimo è bello nella sua struttura teologica, non badando a tutte quelle deformazioni che sono state introdotte nel corso dei secoli da vari elementi appartenenti a diverse correnti di pensiero fin dagli inizi della sua apparizione, il Cristo del cristianesimo deve essere più bello ancora, anche perché è Lui e soltanto Lui che dà importanza e valore al cristianesimo, senza il quale non ci sarebbe nessun motivo di esistere. Nella stesura di questo libro, siamo stati animati dal desiderio di conoscere chi è veramente Gesù Cristo, così come viene presentato nelle pagine delle Sacre Scritture. Nel corso dei secoli, vi sono stati tanti, che si sono avvicendati, scrivendo e parlando intorno alla persona di Gesù Cristo, nonché della divinità di questo meraviglioso Figlio di Dio e Figlio dell’uomo nello stesso tempo.
Non ci arroghiamo la presunzione di essere inclusi nel numero dei cosiddetti “ grandi ”, poiché siamo ben consapevoli del nostro modestissimo lavoro, specie quando pensiamo ai voluminosi lavori che sono stati pubblicati. In confronto a loro, abbiamo solamente scritto pochissime pagine. Se il tutto l’abbiamo cominciato e portato a termine, l’abbiamo solamente fatto, nella speranza che qualcuno, trovandosi nella titubanza e nell’incertezza, trovi luce e conoscenza, non solo per essere salvaguardato dall’errore dell’eresia, ma soprattutto per credere in Cristo ed amarlo, servendolo con maggiore slancio e con genuina fede e zelo.
All’inizio, avevamo in mente di non corredare il libro di erudite citazioni, perché sappiamo fin troppo bene che le tante citazioni che si adducono, di solito, non servono solamente a far conoscere il peso della cultura e del sapere (indispensabile per una tesi di laurea o di dottorato), ma hanno anche il sapore di appesantire l’opera, rendendola non facile per i dovuti controlli e le verifiche, specie per tutti coloro che non hanno una competenza particolare.
Poiché il nostro scopo è quello di raggiungere un maggior numero di lettori, specialmente in quel settore dove non c’è una conoscenza approfondita, abbiamo cercato e fatto del nostro meglio per evitare di produrre citazioni su citazioni, (specie per quanto riguarda l’interpretazione di certe Scritture) preferendo piuttosto una documentazione biblica, permettendo così alla persona di avere una buona conoscenza, e evitare di cadere nella trappola dell’eresia.
Non abbiamo, in questo nostro lavoro, tenuto presente il cosiddetto « specialista », bensì la persona comune, che con maggiore facilità, può essere sedotta dall’errore. Però, Via via che l’argomento veniva esaminato, ci rendemmo conto che qualche citazione di peso si rendeva necessaria, perciò non abbiamo indugiato a riportarla, limitandoci solamente per quanto riguarda il significato etimologico delle varie parole greche che abbiamo adoperato in questa nostra ricerca.
All’inizio, come abbiamo detto in altra parte di questo libro, non pensavamo di trattare alcuni testi, quali: (Filippesi 2:6-11; Colossesi 2:9; Ebrei 1:3; Giovanni 8:58), nonché il titolo “Figliol di Dio”, non perché non si accordava col nostro piano di lavoro e di studio, ma principalmente pensando a tutti quei lavori che sono stati pubblicati prima di noi, in cui questi testi, sono stati affrontati, ed anche se per alcuni di essi è trascorso molto tempo, è sempre utile consultare. Però, dopo attenta riflessione, ci siamo convinti che in questo nostro lavoro, era utile includerli, di conseguenza ne sono scaturiti gli ultimi due capitoli, che immancabilmente hanno arricchito l’opera.
Se avessimo avuto in mente di scrivere una vera e propria Cristologia, nel senso di fare allusione a tutti quei testi che parlano di Gesù Cristo, avremmo preso in esame tanti altri testi e chiarito tante altre parole, che hanno dato adito ad errate interpretazioni, con conseguenze catastrofiche, per quanto riguarda la valutazione della persona di Gesù Cristo. Fin da quando abbiamo avuto l’idea di scrivere questo libro, ci siam prefissi di trattare la deità di Cristo, da una diversa angolazione e a questa siamo rimasti fermi.
Anche se non abbiamo affrontato l’argomento dell’umanità di Gesù, in una maniera specifica, questo non vuol dire che ne dubitiamo. Infatti, non è possibile parlare della deità di Cristo ed escludere la sua umanità, come se si trattasse di due persone che non hanno niente in comune tra loro. Cristo Gesù è l’unico personaggio indivisibile, al quale la fede cristiana fa appieno affidamento. Per quanto riguarda le parole greche di cui abbiamo fatto largo uso, pur rendendoci conto che questa lingua non è accessibile a tutti, non abbiamo potuto farne a meno, per l’enorme importanza che riveste, nella ricerca e nello studio di quello che abbiamo scritto.
Tutto ciò che abbiamo spiegato circa il significato etimologico delle varie parole greche usate in questo lavoro, possiamo assicurare il lettore, che il loro significato è scientificamente dimostrabile e certo. Gli autori che abbiamo citato, sono una seria garanzia, per giustificare la nostra affermazione. Per una più facile verifica dei termini greci, si può consultare un Dizionario Greco-Italiano, da dove abbiamo attinto, trascrivendo le varie definizioni linguistiche.
Genre: RELIGION / Theology
Language: Italian
Keywords:
Word Count: 74043
Sales info: Sulla piazza italiana, il libro è stato venduto a migliaia di copie su carta stampata. Su amazon si trova nel formato ebook, nella versione italiana e Inglese ed anche in questo formato è stato venduto parecchio
Sample text: Il presente lavoro, non vuole essere un espediente per esprimere un giudizio più o meno fondato, su quello che noi uomini possiamo dedurre secondo le nostre capacità intellettive, su un argomento o su un movimento religioso, ma vuole essere soprattutto uno strumento per dichiarare, con parole chiare, semplici e ferme nello stesso tempo, quello che la Bibbia, l’infallibile parola di Dio, afferma nelle sue pagine, e, nel contempo, condurre il lettore a fare delle serie riflessioni, per capire meglio la verità. Il miglior modo per intendere giustamente la Bibbia e trarne il maggior profitto, è accostarsi ad essa, senza quei preconcetti umani e settari che impediscono in partenza la luce divina di farsi strada nei nostri sentimenti e nella nostra stessa vita.
Per una persona che legge e medita la Bibbia, principalmente quando ha uno spirito riverente, devoto e sottomesso, ed è accompagnato anche da uno spirito di preghiera, non sarà tanto difficile vedere il tema principale e di maggiore rilievo che appare nelle pagine di questo meraviglioso libro, che non esitiamo a definirlo: “Il libro di Dio per tutti gli uomini”.
Per portare qualche esempio diciamo subito che Pietro, un apostolo di Gesù Cristo, non ebbe nessuna incertezza quando affermò:
Degli uomini (compreso lui) che hanno parlato da parte di Dio, sono stati sospinti dallo Spirito Santo (2 Pietro 1:21).
Parlando poi dei profeti, dice:
che profetizzarono della grazia Indagavano qual fosse il tempo e quali le circostanze a cui lo Spirito di Cristo che era in loro, accennava, quando anticipatamente testimoniava delle sofferenze di Cristo e delle glorie che dovevano seguire (1 Pietro 1:11).
Anche Mosè, moltissimi anni prima di Pietro, disse alla nazione ebraica: L’Eterno, il tuo Dio, ti susciterà un profeta come me (Deuteronomio 18:15). Pietro dice che questo profeta del quale parlò Mosè, era Gesù Cristo (Atti 3:22). Gesù Cristo stesso, mentre era sulla terra, affermò che:
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