Un giallo di investigazione. E' ambientato nella città fantastica di Almiria e la protagonista è Elania, una ragazzina di quattordici anni che vede per la prima volta una grande città. Suo malgrado Elania si troverà ad investigare sulla morte del Duca di Almiria (che non resterà l'unico omicidio della storia).
Alcuni indizi (come lo stramonio che dà il titolo al romanzo) saranno facili da trovare, altri meno, ma la cosa più complicata sarà mettere insieme i vari pezzi del mosaico, anche perchè ogni personaggio sembra avere dei motivi (piccoli o grandi) per avercela con il Duca, oppure qualcosa da guadagnae dalla sua morte.
L'ambientazione fantasy è dettagliata ma non invade la scena: resta sullo sfondo per dare profondità alle vicende.
Genre: FICTION / Crime
"Stramonio" ha vinto i premi Giana Anguissola (sezione "romanzi inediti per ragazzi", grazie al quale è stato pubblicato) e Il Convivio, è giunto terzo al concorso Caterina Martinelli, ha vinto il premio della giuria a concoso Jacques Prévert, ha ricevuto una menzione speciale al concorso Un fiorino ed è stato selezionato tra i finalisti de Il Club degli Autori e Giovane Holden.
Alcuni estratti delle motivazioni:
“Un romanzo piacevolissimo che mescola avventura, fantasy e una certa dose di suspense, in un intreccio avvincente, ben costruito e ben scritto. Grazie a uno stile narrativo pulito e fluido, con personaggi accuratamente caratterizzati, le pagine scorrono velocemente e la lettura si mantiene sempre interessante e coinvolgente”
“Narrazione con tempistiche perfette”
“L’autore dissemina il racconto di indizi e sospetti che ci trascinano con una forza evocativa immediata ed efficace sulla scena delle indagini. Alla fine del romanzo il lettore lascerà con rammarico la giovane investigatrice e vorrà vivere con le altre storie e altre avventure”
“Noir interessante ed originale. Costruzione della trama convincente”
[è l'incipit]
Era notte, la foschia rendeva tutto livido e la brughiera sembrava quasi invisibile nel buio ammantato di nebbia. La cinta muraria era deserta, con l'eccezione di un paio di guardie in lontananza, assonnate e intirizzite. L'aria fischiava gelida e penetrava a fondo nelle narici, ma Elania sapeva che non avrebbe nevicato: l'inverno ormai era agli sgoccioli e quel freddo intenso era dovuto agli ultimi istanti prima dell'alba.
Lentamente il chiarore illuminò la punta della torre più alta del colle e poi man mano tutti i palazzi e le mura, fino a rischiarare la prateria attorno ad Almiria.
Elania era imbacuccata come uno straccivendolo, ma era la prima volta che veniva in città e non voleva perdersi l'aurora vista dalla cinta fortificata.
Bello, ma non indimenticabile, pensò lievemente delusa. Forse sarebbe stato meglio andare alle estremità orientali, per vedere la luce rosa del sole sorgere dal mare. Poco male: avrebbe potuto visitarle domani, e stasera recarsi sull'altro lato della città, a guardare il tramonto dal porto. Oppure andare sulla sponda meridionale, per vedere la costruzione delle mura oltre il fiume Petra.
Si impose di fare le cose con calma: era qui con suo padre per i festeggiamenti del Duca, che sarebbero durati tre interi giorni, quindi c'era tempo per vedere tutto questo e ben altro!
Lanciò un ultimo sguardo al panorama poi scese di corsa le scale, mentre la città prendeva vita: i bottegai aprivano le imposte, i garzoni si recavano sul luogo di lavoro, i mercanti giravano per le strade frettolosi, le ronde notturne rientravano in cerca di riposo e tepore.
| Language | Status |
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Spanish
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Already translated.
Translated by Gloria Diaz
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