aolo Sassaroli ha voluto confondersi nell'accezione di Uno Qualsiasi con una favola delirante, ma non troppo, scioccante ma coinvolgente, scarnificata e dolorosa, ridanciana e viva. L'uomo Qualsiasi non ha scritto poesie, ma Una prosa per certi versi Molto lirica, musicale, Sonora. Ha voluto ripetere parecchie Volte le stesse parole in Sequenza, Venuto Un gran lunga Capire Che la SUA e Una sottolineatura, pregnante sì, ma debordante di emozione, pullulante di Sentimenti PORTATI all'estrema esasperazione, per viverli Di Più, per sentirli Di Più, per capirli di Più. Suddiviso in Periodi, brevi ma SIGNIFICATIVI, questo libro e un supporto di diario, un bollettino di Viaggio alla Robinson Crosue, Che coi Segni sul tronco conteggiava i giorni da naufrago Silla SUA isola in mezzo al mare. Perduto e arruffato, Venire Quei cani Apparentemente indifesi e agognanti di Carezze, Paolo Sassaroli ci Conduce Nella SUA avventura fin qui, dove tutto, probabilmente ricomincerà, Come un ciclo nuovo che rinasce, Che riprende il giro delle ruote della carrozza STESSA. Dalla prefazione di Silvia Denti
Genre: ART / GeneralHo Buone Vendite. Questo libro e 'la mia prima Pubblicazione.
Ho terminato ieri di leggerlo e mi è piaciuto. Ho apprezzato Molto La Capacità di usare un linguaggio Che tende Una Rappresentare Gli Stati d'animo, La lettura dei Fatti, le sensazioni, in modo Apparentemente immediato, senza Voler trasportare il Lettore Attraverso Una vera e propria "riflessione" Sulle Cose, ma quasi un Voler imprimere Nello scorrere della lettura il susseguirsi delle pagine non scritte bensi delle stesse emozioni sperimentate nel proprio vissuto dal protagonista, qui dove l'io narrante e l'autore Stesso coincidono. Tale sorta di propensione "stilistica" in certi Punti della narrazione si esprime Anche tramite un uso Particolare dei Tempi verbali, Che potrebbero sembrare non Precisamente esatti, ma credo Che in Realta costruiscano Una descrizione psicologica, Diciamo Così brevemente, degli Eventi. Da Quel poco Che Sono in Grado di stabilire ritengo questo il pregio Migliore del libro e la maggior dote narrativa dell'Autore. Mi trovo in sintonia con Quanto VIENE Detto Nella prefazione, di Silvia Denti: "L'uomo Qualsiasi" non ha scritto poesie, ma Una prosa per certi versi Molto lirica, musicale, Sonora. Ha voluto ripetere parecchie Volte le stesse parole in Sequenza, Venuto Un gran lunga Capire Che la SUA e Una sottolineatura, pregnante sì, ma debordante di emozione, pullulante di Sentimenti PORTATI all'estrema esasperazione, per viverli Di Più, per sentirli Di Più, per. capirli Di Più
Voto: 5/5