Candya Dehawkness is in the Empire of the Lands of the East. Beyond the Eternal Wall, among magical assassins, terrible questionnaires and out-of-time machinery, the moon-schyted warrior will finally discover her true nature. Here comes Roghen Dayzan and his millennial plan! The Black Tower, the truth about the Forgotten ... and a new race of Gods. A fantasy in the fantasy, the destiny of the Dogma and the revolution of Sadria. Everything is accomplished, everything is explained. Everything ends and yet everything starts. Like a chrysalis, in the emptiness of the soul. Candya Dehawkness; The Alfiere's Revenge. Destiny is the fire in which hope burns.
Genre: FICTION / Fantasy / GeneralAmazon: N. 426 in Dark Fantasy (december, 22, 2018)
Kobo: N. 58 in Fantascienza e Fantasy (december, 22, 2918)
The italian version of the series sold over 2000 e-books (I still don't have data about the paperbacks)
N.B. the data above refers to the second edition of the book, the self-published one. The data of the first edition (by the former publisher) and the relatives comments are no longer visible.
DUE PAROLE IN ITALIANO (che se cerco una traduzione in inglese o in altra lingua un motivo c'è) - qui si tratta sostanzialmente, per un traduttore, di scommettere sulle vendite di un libro nel mercato di riferimento; orbene, la serie mi ha dato molte soddisfazioni, il pubblico ha gradito l'opera e i personaggi, e infatti praticamente tutti coloro che hanno acquistato il primo e-book hanno proseguito la lettura della storia fino al sesto ed ultimo volume, la qual cosa in una serie non è così scontata. Se i libri hanno venduto e stanno vendendo nei termini suddetti sul mercato italiano, piuttosto asfittico, confido che venderanno di più su altri mercati più vasti. Se vi va di scommetterci insieme a me, allora possiamo iniziare a collaborare!
P.S. Dato che si tratta di una serie di sei libri, pur augurandomi di trovare un unico traduttore, mi sta bene anche di trovarne due o più, perché le serie vendono meglio quando sono complete, e così potremmo arrivare alla versione inglese (o in altra lingua) in un tempo minore (comunque sui tempi non rompo, per tempo minore intendo tempo non biblico, poi dipende dal singolo traduttore).
Grazie comunque a tutti per il tempo speso a leggere queste righe!
Cavalcava ormai da giorni, il vento sulla faccia, tra i capelli, nelle pieghe dell'anima. Vento gelido e sferzante, come i ricordi che a frammenti tornavano a tormentarlo.
Spronava l'ormai stremato animale oltre tutto e tutti; via, lontano dagli obblighi passati, dal presunto onore, dal rango e da sé stesso.
Solo quando si rese conto d'aver oltrepassato il tumulo, strattonò le briglie. Il kiri arrestò la sua corsa, adagiandosi ansimante al suolo, quasi scomparendo nel manto d'erba ingiallita.
Smontò di sella.
Gli occhi dell'uomo e della bestia si incontrarono. Al cavaliere sembrò di percepire qualcosa di fiero e d'antico, ma l'ignorò.
Si diresse a piedi verso la tomba. Si fece strada in mezzo agli sterpi e fra i rovi, metafora delle pene trascorse. Ogni passo fu uno strazio.
S'inginocchiò davanti al mucchio di pietre levigate che s'innalzava d'una spanna sopra gli arbusti rinsecchiti.
Si tolse un guanto e con le dita nude accarezzò la pietra più grande, quella su cui era stato inciso il nome.
“Harres Dehawkness.”
Lei parlò solo dopo un minuto. L'aveva raggiunto e s'era unita al suo silenzio.
“Dobbiamo proseguire, maschio! O ci prenderanno...” - gli rammentò.
Gilder Dehawkness si alzò come chi si sveglia di botto nel mezzo della notte, riscoprendo la realtà tra il sollievo e la delusione.
Era alto, solido come una quercia dell'ovest. I folti capelli castani ne cingevano la testa a mo' di selvaggia corona. Aveva lasciato l'elmo cornuto nella capitale, sopra uno dei cinque scranni della Sala Sanguinaria, la sede del consiglio di guerra, a memento della sua decisione.