Alcune delle migliori interviste per La Gazzetta di Hogwords curate da Claudio Calzoni.
Genre: BIOGRAPHY & AUTOBIOGRAPHY / Generalhttps://www.amazon.it/Ancora-Quelli-Gazzetta-Claudio-Calzoni/dp/B08YHQVCKP/ref=sr_1_10?crid=3TO4Q5SXRF2DZ&keywords=claudio+calzoni&qid=1645005238&sprefix=claudio+calzoni%2Caps%2C271&sr=8-10
Secondo lei si è aspettato troppo a focalizzare la forza del
virus e contrastare la sua diffusione sottovalutando i pericoli del
contagio? Ci può descrivere quali sono le misure che avrebbe scelto
per prevenire e combattere con forza questa pandemia?
È acclarato che in Italia il virus circolava probabilmente già
da moltissimo tempo. In Lombardia è scoppiata una ‘bomba
atomica’, tutto in un lasso di tempo troppo breve a fronte della
capacità del Sistema Sanitario. L’Italia ha chiuso i voli diretti con la
Cina, senza controllare gli arrivi indiretti attraverso gli scali e quindi
è stato possibile aggirare il divieto. A tutto questo si aggiunge lo
sfascio del nostro Sistema Sanitario Nazionale: dal 1997 al 2015
sono stati ridotti del 51% i posti letto delle terapie intensive. A
gennaio quando si è saputo dell’epidemia in Cina, l’Italia non ha
fatto nulla. La Francia - che non aveva nel tempo ridotto le terapie
intensive - a inizio anno si è preparata e le ha raddoppiate. Noi no,
siamo arrivati tardi.
Personalmente sostengo la ricetta utilizzata in Israele. A mio
avviso sarebbe stato il modello da prendere come riferimento.
Bisognava isolare gli anziani, lasciando però andare i più giovani,
che hanno maggiori difese immunitarie e quindi permettere
un’immunizzazione di massa.