Tra la magia di un’estate indimenticabile e la poesia del primo amore… la vita di Bonnie cambierà per sempre.
Bonnie Meisel ha sedici anni e si sente estranea ai sogni e alle speranze di una comune adolescente. È una ragazza fuori moda, a cui vestiti, cosmetici, relazioni sentimentali non interessano. Presta ad altri le sue parole scrivendo lettere d’amore su commissione per amici e compagni di scuola, simulando emozioni e sentimenti che in realtà non ha mai provato. Quando da Bath, la cittadina in cui vive con i genitori e il fratello, viene mandata a trascorrere le vacanze estive dai nonni a Bournemouth, rivede dopo cinque anni l’amico d’infanzia Adam Comte. Il ragazzo, che da bambina l’aveva soprannominata “treccine”, è decisamente cresciuto. Affascinante ma riservato, attira immediatamente l’attenzione di Stephanie Lindbergh, reginetta della scuola e migliore amica di Bonnie. Stephanie, destinata a trascorrere l’estate insieme a Bonnie, le chiede così di scrivere una delle sue meravigliose lettere con l’intenzione di conquistarlo. Bonnie come sempre non sa opporsi alla richiesta dell’amica, ma un sentimento nuovo e irrefrenabile inizia a crescere nel suo cuore, ogni giorno di più. A complicare la situazione sopraggiunge anche l’irresistibile e sfrontato Clayton Stone, ragazzo che Stephanie è decisa a lasciare per iniziare una storia con Adam. In una girandola di sentimenti e di emozioni, nella magia di un’estate trascorsa tra una spiaggia incantata e le giostre di un romantico Luna Park, il cuore di Bonnie si aprirà per la prima volta alla dolcezza, all’amore. Ma la nascita di un sentimento puro e delicato non sarà indolore e vivrà contrasti e fraintendimenti quando “treccine” si troverà di fronte a una scelta inevitabile.
Amicizia o Amore? Quale sarà la scelta di Bonnie? Chi conquisterà il suo cuore?
CAPITOLO 1
Nel corso dell’esistenza ci sono avvenimenti per loro natura destinati a non lasciare traccia. Sono avvolti dal velo dell’oblio fin dalla loro comparsa e precipitano subito in un angolo remoto della mente per poi sparire del tutto o quasi. Perduti, dimenticati, smarriti per sempre. Questo avviene anche per alcuni volti, alcuni nomi, alcuni luoghi. Appresi e lasciati scivolare via per scarso interesse più che per noncuranza. Nessuno può ritenersi responsabile. Semplicemente accade.
L’estate del 1984, al contrario, resterà per sempre impressa nella mia memoria. A rammentarmi chi ero. Cosa cercavo in quell’età di cambiamenti e frenesia di cui ancora non mi sentivo totalmente partecipe. Ero estranea a me stessa oltre che al resto del mondo. Soprattutto ero estranea alla mia generazione, ai sogni e alle speranze di una qualunque sedicenne inglese residente a Bath. Ma suppongo che in un qualsiasi altro luogo per me sarebbe stato lo stesso. Io sarei stata la stessa. Ero una ragazza fuori moda, fuori tempo. Mi sarei lasciata vivere e trascinare in un costante fluire, regalando al mondo la mia indifferenza, prestando a qualcuno le mie parole senza nemmeno lasciarmi coinvolgere da un sentimento autentico, senza partecipazione né trasporto emotivo. Nulla. Per me erano solo parole da mettere in fila una dietro l’altra. Stavano bene tra di loro, erano appropriate, erano dolci. Erano parole d’amore dettate dal cuore. Ma quel cuore non era mai il mio.
Una delle poche informazioni che il resto del mondo possedeva sulla mia città era che la scrittrice Jane Austen l’aveva attraversata trattenendosi per qualche anno e proprio a Bath aveva ambientato alcuni dei suoi romanzi.
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English
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Translation in progress.
Translated by Susan Wilson
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