Alice, una bambina di sei anni curiosa e sempre allegra, osserva chi le sta intorno con sguardo puro e senza filtri e riesce a vedere oltre l’immagine che ciascuno vuole dare di sé.
Così Alice vede la stanchezza della madre, il distacco del padre, i tormenti del fratello adolescente e la dolorosa solitudine della nonna, svelando cosa si cela sotto la maschera di apparente normalità della routine quotidiana. Con la disarmante innocenza della sua infanzia intuisce quello che gli adulti le nascondono e arriva a comprendere perfino quello che essi stessi non sanno.
Attraverso la rappresentazione del rapporto tra nipote, madre e nonna, e nell’alternarsi di queste tre nuove figure femminili, Carmen Laterza indaga dunque ancora una volta il senso profondo delle relazioni familiari e affettive e ci dimostra, con la scrittura lucida e riflessiva che abbiamo imparato ad amare, che spesso la saggezza non è conquista esclusiva dell’età adulta e che la felicità è possibile, ma solo se condivisa.
Perché essere felici da soli è come essere felici a metà.
Genre: FICTION / Contemporary Women«Mamma, mamma, guarda!» Alice le corse incontro saltellando, mentre Roberta spingeva con la schiena la porta di casa e si affacciava con le mani cariche di borse della spesa.
«Mamma, guarda» ripeté Alice, «questo dente dondola. Me lo tiri?»
Alice seguì la madre fino in cucina mostrando il suo incisivo superiore che dondolava vistosamente.
«Alice, ti prego» disse Roberta, «non vedi che ho da fare? Vai fuori in macchina e portami dentro la borsetta, per favore. L’ho lasciata sul sedile dell’auto.»
Continuando a saltellare Alice uscì sul vialetto di casa e prese dall’auto ancora aperta la borsetta della madre.
«Ecco» disse rientrando in casa, «adesso me lo tiri? Dai, tirami il dente così stanotte passa il topolino!»
Roberta si girò di scatto a guardare la figlia.
«E chi te l’ha detta questa storia del topolino?»
«Me l’ha detto Marianna. A lei sono già caduti tutti e due i denti di sopra!»
«Incisivi, si chiamano incisivi.»
«Incisivi…» ripeté lentamente Alice, come a voler memorizzare quel nuovo termine.
Roberta riprese a sistemare confezioni e barattoli tra il frigo e la dispensa.
«E cosa ti ha detto del topolino?»
«Mi ha detto che ogni volta che cade un dente bisogna metterlo sotto il cuscino e durante la notte passa il topolino, si porta via il dentino e in cambio lascia una moneta.»
Gli occhi di Alice brillavano all’idea del tesoro nascosto che l’aspettava.
«Ma sei sicura?»
«Certo, mamma! L’ha detto anche Giulia!»
«Ah, ecco, se l’ha detto anche Giulia! Ma perché, anche Giulia ha già perso i denti?»