Paolo Foresta è un ex prete che ha perso la fede. Cerca di distanziarsi da quello che era la sua vita, ma il mistero della morte e dell'aldilà torna presto a tormentarlo.
Le domande che lo assillano lo porteranno a risposte inquietanti, oltre la sfera del reale.
Fuori sta piovendo. Una pioggia fine, leggera, di quelle che nemmeno la senti, fin quando non ti accorgi di avere il viso e i cappelli bagnati, i vestiti umidi.
Nonostante sia notte e l'atmosfera è cupa, la scorgo, so che è lì, come se aver passato buona parte della mia vita rinchiuso in una struttura simile abbia sviluppato in me una specie di sistema di rilevamento a distanza.
Mi incammino senza fretta, avvolto nel mio lungo cappotto di lapin nero. Visto da fuori devo risultare inquietante, intabarrato in questa ingombrante palandrana, con il cappello di lana calato sugli occhi iniettati di sangue.
Mi ritorna l'immagine dalla vetrina di un negozio e distolgo subito lo sguardo, per paura di scorgere qualcosa che potrebbe turbarmi.
Dopo pochi passi mi si para davanti. Una facciata enorme, priva di fronzoli barocchi, un semplice muro con un portone, due finestre bifore e un rosone. I vetri cattedrale sono appena distinguibili nel buio e nella pioggia. L'edificio è incastonato tra due palazzi, e pare fuori luogo, cose se la pianificazione urbanistica cittadina non sopportasse una struttura del genere tra le proprie cerchie.
Probabilmente a quest'ora il parroco avrà già serrato il portone, e invece con una leggera spinta si apre, producendo uno scricchiolio simile a un insetto schiacciato. Per evitare il tonfo che produrrebbe sulla battuta antepongo la mano ed entro.
Dentro è freddo, e vengo investito dagli odori e dalle sensazioni che il luogo di culto ancora mi suscita. Il profumo di incenso, quello degli stoppini bruciati delle candele, la cera e, lieve, un odore di disinfettante.
La chiesa ha solo una navata centrale, disseminata di panche, da cui mi arriva il profumo del legno stagionato. Il silenzio sarebbe assoluto se non giungesse da lontano il brusio del traffico notturno.