Diana Ricci si considera una donna comune, lavora in un liceo di Torino e da tre anni non ha una relazione. Non è brutta, ma nasconde il proprio fascino sotto abiti dimessi e pettinature fuori moda, forse per paura di essere notata.
Andrea Sartori, al contrario, è un uomo sicuro di sé, ricco, affascinante e carismatico. Non vuole relazioni stabili, ma ama le belle donne e gli riesce facile conquistarle. Tuttavia, quando incontra Diana per caso, nella scuola frequentata dalla figlia adolescente, riesce a vedere al di là delle apparenze e capisce che sotto quegli abiti dimessi batte il cuore di una donna estremamente passionale e ricca di sensualità. In quel momento Andrea prende una decisione: vuole Diana nel suo letto, a ogni costo.
All’inizio Diana è confusa dalle attenzioni di Andrea. È il padre di una sua allieva e intrecciare con lui una relazione non è affatto professionale. Eppure i suoi sensi si risvegliano ogni volta che lo vede, rendendole impossibile resistergli.
Scandalosi legami è la storia indimenticabile di una donna fragile che subisce il fascino di un uomo potente e bellissimo, in un mix esplosivo di erotismo e seduzione. Ma è anche la storia di un’adolescente, Viola, alle prese coi primi turbamenti d’amore: quel sentimento proibito e scandaloso che nutre per Jacopo, il proprio insegnante di inglese.
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Con un sospiro rassegnato ridiscese la scalinata fino al piano sottostante e si infilò in sala professori, pronta a ricevere le lamentele del preside. Ma l’uomo che trovò ad attenderla non assomigliava neanche lontanamente ad Alberti.
Era un uomo alto, bello da togliere il fiato. Al suo arrivo si voltò e Diana ebbe un’ampia visuale delle sue spalle larghe, i fianchi stretti e le cosce forti e muscolose che trasparivano dal completo grigio scuro di Armani. Per un attimo trattenne il respiro, rimproverandosi di non essersi data una sistemata, prima di piombare in sala professori come una furia. Doveva avere un’aria scarmigliata e sciatta. In poche parole impresentabile.
Deglutì, mentre gli occhi azzurro ghiaccio di quel dio greco si posavano su di lei, penetranti come lame.
– Lei è la professoressa Ricci? – chiese con una voce bassa e roca che la fece rabbrividire.
Diana si sistemò un ciuffo di capelli dietro l’orecchio, nel vano tentativo di darsi un contegno. – Sì, sono io. Con chi ho il piacere di parlare?
Lo sconosciuto fece un passo avanti per stringerle la mano. – Mi chiamo Andrea Sartori. Sono il padre di Viola, una sua allieva dell’ultimo anno.
La sua presa era forte e salda. Per un istante Diana si dimenticò di respirare.
Viola? Rifletti, Ricci. Rifletti.
– Sì, certo. Viola – Il suo sguardo scivolò lungo il corpo atletico di quell’uomo, fino a posarsi all’altezza dell’inguine. Ma tornò immediatamente a guardarlo in faccia, colta da imbarazzo. – E in cosa posso aiutarla, signor Sartori?
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Spanish
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