It's a story of a trip made alone through steppe and deserts, with many problems always solved by the help of people. It's the story of a trip through different cultures and states of mind, which finally made me change my vision of the world and perspective of my life. A story spoke in a sincere way and with tons of self irony. It's a sort of "multimedia book", as you can find within the texts many links to a youtube playlist, which is the musical soundtrack of the story.
Genre: BIOGRAPHY & AUTOBIOGRAPHY / Adventurers & ExplorersThis book talks about a motorcycle trip from Italy to central asia.It beacame a small cult book in italian community of overland travellers and trip dreamers, not only those who move by motorbike. I sold about 600 copies, without doiong any advertising. Readers are enthusiast about the story and the style of storytelling, oriented to human discovery more than the "superhero perfomance". I think that wirh a good translation we can achieve a good result in sales on international book market, most of all in english and spanish language: out there many many people dream about a motorcycle adventure.
Inizia una lunga trattativa con due tipi dentro un lercissimo botteghino di lamiera. Dentro c’è un piccolo desk, ad altezza banco reception, consumato e spellato. Dietro, la scrivania in metallo dell’Assicuratore e dietro ancora, neanche tanto nascosta da un piccolo separè in laminato sporco e scorticato, una branda a castello da cui sporge un ragazzotto dalla faccia rincoglionita e brufolosa che ogni tanto dà segno di vita e ride con voce da adolescente. Io contratto in simultanea sia per i soldi, con il tipo in piedi a fianco a me, sia per l’assicurazione col tipo dietro al desk. L’Assicuratore sfotte il Cambiavalute indicandomelo e scuotendosi il lobo con l’indice della mano destra: quello che da noi indica “ricchione” da loro vuol dire “imbroglione”.
Alla fine esco da lì con un’assicurazione per 15 giorni e qualche tengè, convinto di aver fatto un affare ma con la profonda certezza di essere stato fregato. La rottura di cazzo finale me la dà la guardia che esce dall’ultima garitta a 100 metri dal botteghino delle assicurazioni. E’ poco più di un ragazzino con un timido accenno di baffi sul viso e quando penso mi stia per chiedere i documenti, mi annuncia, invece, di voler fare un giro con la moto. Gli dico di no ma come una gazzella sale dietro e non posso fare altro che accontentarlo, percorrendo con lui a bordo un centinaio di metri e ritornando subito al punto di partenza. Vorrebbe arrivare fino al cancello per far vedere a tutti che è salito sulla moto dell’italiano, ma smorzo la sua gioia infantile facendolo scendere urlandogli cose tipo: “Mò scinda ca mi cacast’u cazzu, và hatica vahanculu tu e ssu stupidu, ca ccà siti tutti hor’e testa!”
Language | Status |
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English
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Already translated.
Translated by Caroline Schena
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