La mia favola by Stefano Pastor

La guerra tra i bambini e gli orchi non avrà mai fine

La mia favola

Gatto sa perfettamente come va il mondo, conosce la differenza tra realtà e leggenda. La realtà è il mondo dei bambini. Una prigione dove gli orchi li hanno rinchiusi. Lì possono vivere in un’illusione di libertà, ma sanno che finirà. Quando saranno troppo alti verrà l’orco e li porterà via. Per mangiarseli, perché è questo che fanno gli orchi. Tutto il resto è leggenda: di ciò che accade oltre quella porta loro non sanno nulla. Ciò che si tramanda è vago, confuso. Adesso sta per scoprirlo, è arrivata la sua ora, ma Gatto si rifiuta ancora di accettarlo. Quando l’orco viene a prenderlo, riesce a liberarsi. Fugge e si perde in un labirinto buio e incomprensibile. Ciò che l’attende all’esterno è qualcosa d’inatteso, di cui nessuna leggenda ha mai parlato. Un mondo pieno di insidie e meraviglie, dove si nasconde la risposta a ogni sua domanda.

Genre: FICTION / Thrillers

Secondary Genre: FICTION / Horror

Language: Italian

Keywords:

Word Count: 67.000

Sample text:

L’arrivo dell’orco ci coglie di sorpresa mentre ci troviamo al fiume, intenti a lavarci. Le urla della milizia che sorveglia la porta sono stridule e fastidiose. Mi volto e vedo i bambini che stanno già scalando le pareti. Senza una parola prendo Kip per mano e mi metto a correre.
Nessuno grida, a parte i bambini della milizia, tutti raggiungono i propri nascondigli senza perdere tempo. Noi siamo svantaggiati, perché ci eravamo allontanati troppo. I bambini più bassi stanno entrando nelle buche nel terreno. Sono strettissime, scavate in profondità, con una porta così perfetta che appena viene richiusa il nascondiglio diventa invisibile. Loro sono i primi a sparire, spesso qualche bambino più alto li aiuta, perché è facile affezionarsi a chi è così basso. Anch’io lo faccio sempre con Kip.
Poi tocca ai più alti, loro sono gli ultimi a nascondersi, quelli che corrono un pericolo maggiore. I loro nascondigli sono personali, in genere costruiti su misura, in mezzo alle cataste di oggetti. Da molto tempo mi nascondo in una strana scatola nera dalle tante aperture. Penetro attraverso una porticina e mi rattrappisco all’interno. Se possibile prima mi sporco di terra, in modo da essere invisibile anche attraverso i buchi. È sempre più difficile entrare lì dentro, man mano che divento più alto c’è sempre meno posto. L’ultima volta che l’orco è stato qui sono rimasto incastrato nella scatola, senza più riuscire a uscirne. È stato Kip ad aiutarmi.
Così faccio anche stavolta. Dopo essermi accertato che Kip è ben nascosto, corro alla mia scatola nera. Quando spalanco la porta, però, trovo una sorpresa.
È già occupata. All’interno c’è un bambino basso, uno che conosco a malapena. Mi guarda terrorizzato.


Book translation status:

The book is available for translation into any language except those listed below:

LanguageStatus
Spanish
Already translated. Translated by Erick Carballo
Author review:
Un ottimo lavoro, accurato e puntuale.

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