Giovane dottore magistrale in filosofia, laureatomi presso l’Università Cattolica di Milano. Nell’anno accademico 2012/2013 ho conseguito la Laurea Magistrale in Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano) con votazione conclusiva di 110LODE/110 con tesi dal titolo “L’UNIVERSO RISPONDE IL VERO A CHI LO INTERROGA ONESTAMENTE: L’ITINERARIO DEL DESIDERIO IN C.S. LEWIS”.
Nutro vivo e vitale interesse per la riflessione antropologica, soprattutto e principalmente in quegli autori in cui la meditazione filosofica e quella teologica siano mantenute strettamente in unità, in scambievole reciprocità, meditazione che mai si rinserra nella pura e semplice aseità, ma viene sempre innestata in e sostanziata dall’interrelazionalità.
Esempi vivi, vitali e vivificati da una tale impostazione non semplicemente riflessiva, ma oltremodo esistenziale ho avuto modo di incontrarli non solo in autori del calibro di von Balthasar, De Lubac, Przywara, Wojtyla e Serretti, ma anche in autori come Clive Staples Lewis e Gilbert Keith Chesterton, autori nei quali fede e vita erano un’unica e unitaria realtà e le loro opere sono testimonianze tanto ricche di freschezza immaginativa e poetica quanto di potenza riflessiva.
C.S. Lewis l’ho conosciuto il primo anno di università avendo avuto la fortuna di conoscere Edoardo Rialti: il giorno successivo alla sua conoscenza comprai e lessi in meno di una settimanaLe Cronache di Narnia; poi acquistai e lessi d’un fiato la trilogia fantascientifica o fantasy-teologica (Lontano dal Pianeta Silenzioso, Perelandra, Quell’orribile forza). Della narrativa di Lewis due testi ritornano alla memoria e lavorano nell’animo: Quell’orribile forza e Il grande divorzio: il primo rende letterariamente (ed esperienzialmente) la realtà della comunione e dell’ecclesialità; il secondo mostra le sfumature di una libertà incancrenita in sé stessa e al tempo stesso la possibilità di cedere di fronte allo schiaffo della bellezza inaudita dell’alterità della realtà che si manifesta personalisticamente al tempo stesso come una carezza e come una mano tesa verso di noi, per tirarci su dall’inferno che ci siamo scavati, kenosi.
Da quel momento Lewis non mi ha più abbandonato e da vecchio amico e fonte costante di ispirazione è diventato anche oggetto della mia tesi magistrale incentrata a problematizzare una realtà spesso data per scontata, il desiderium videndi Deum.
Nell’anno accademico 2008/2009 la Laurea in Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano). Votazione conclusiva di 107/110 con tesi dal titolo “L’ANTROPOLOGIA DRAMMATICA IN HANS URS VON BALTHASAR”.
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Cuore pulsante della antropologia balthasariana centrata sul dinamismo della relazione sempre presente tra due libertà: la libertà di Dio e la libertà dell’uomo
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Indagine filosofico-teologica sulla realtà del desiderio all'interno della saggistica di C. S. Lewis
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