Un attore di prosa cuspidato accuratamente verso la prima decade, ancora legato al mondo analogico e al teatro del passato, che osserva la società dello smartphone tipica della democrazia liquida dove il teatro è l’ultima ruota del carro. Totale è l’annullamento dell’emotività. L’attore evoca questo disagio dicotomico fotografando situazioni, evocando paure, scaturendo risate. Narrando storie. Elargendo aneddoti. Leggendo poesie. Un Romeo troppo conservatore. Un Amleto punk. Un Otello razzista. I patemi dell’amore non corrisposto. Provini basati sul sopruso variegato al giudizio. Tutto. Ogni spettacolo è retto unicamente dall’elemento umano in scena. Dall’attore che senza l’ausilio di nulla entra ed esce dalle storie interagendo col pubblico. L’interazione è continua, spesso cercata. Quasi che si potrebbe ribaltare copernicamente il ruolo sulla scena. No esigenze audio o video. Piazzato bianco su quintatura nera.
Genre: JUVENILE FICTION / Performing Arts / Theater