Alla fine di un logorante appostamento, il brigadiere Loris Petri viene colto da un attacco di panico. Causa così una sparatoria e l’arresto involontario di un importante capo cosca.
Ancora non sa che ha interrotto una trattativa tra lo Stato e la mafia, che viene sospettato di essere un agente sotto copertura e condannato a morte.
Mentre violenti temporali tormentano il carnevale nella capitale e ingrossano il Tevere, Loris sarà costretto a indagare per salvare la sua vita e quella di tutti i membri della sua famiglia.
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Loris vide un grosso ratto uscire dal buco nel pavimento e si bloccò per la paura. Spalancò gli occhi nella scarsa luminosità dello scantinato e lo vide alzarsi sulle zampe posteriori per annusare l’aria. L’animale si avvicinò alla brandina dove il maresciallo Morelli stava dormendo, si arrampicò sul lembo penzolante della coperta e zampettò sul torace del collega. Loris avrebbe voluto gridare per svegliare il maresciallo, ma non riusciva a respirare. La bestiaccia allungò il collo, abbassò la lunga coda e aprì la bocca. Fece saettare la lingua sottile sulla bava che colava dalla bocca semiaperta del maresciallo, e la leccò via.