Tokyo Night è un romanzo ambientato nella metropoli di Tokyo, nel Giappone postmoderno. I titoli dei capitoli ripercorrono le stazioni principali della metropolitana, che nella capitale sono il punto di ritrovo dei giovani, l’equivalente delle piazze nella cultura europea. Il romanzo è stato scritto dal punto di vista di una ragazza giapponese tra i venti e i trent’anni, Keiko; non solo per quanto riguarda la trama e i contenuti, ma anche per lo stile linguistico: l’intenzione è quella di farlo sembrare una traduzione di un testo giapponese. Essendo un’orientalista, l’autrice ha utilizzato espressioni e immagini tipiche della cultura giapponese, prendendo spunto da autori moderni e contemporanei quali Banana Yoshimoto, Haruki Murakami, Natsuo Kirino e Yasunari Kawabata. Proprio per questo, sono state aggiunte delle note esplicative per i punti difficili da comprendere per un lettore meno esperto della cultura nipponica, come feste tradizionali, personaggi noti, cibi, eventi storici. La trama si svolge su più livelli. Mentre da una parte la protagonista percorre un cammino di crescita personale con i due uomini più importanti per lei, per poi giungere a una scelta definitiva, dall’altra vive il presente filtrandolo attraverso i ricordi delle persone che non fanno più parte della sua vita; o perché scomparse (la madre, il figlio mai nato), o perché allontanati (l’ex ragazzo Masayuki, il padre). Inoltre, le persone care rivivono anche attraverso le creazioni artistiche che utilizza per il suo lavoro. I suoi dipinti, infatti, ispirati ai saggi della madre, sono la base di partenza per la creazione di una linea di accessori di lusso. Oltre alle descrizioni dei luoghi e della società giapponese, nel romanzo vengono approfondite anche le differenze con l’Italia (uno dei protagonisti è appunto italiano), particolare che può interessare il pubblico di entrambi i paesi. In realtà i destinatari di questo libro sono mirati, cioè quelli che leggono manga, guardano anime, praticano arti marziali o si interessano di filosofia giapponese, nonché ovviamente tutti coloro che studiano la lingua; ma può essere apprezzato anche da chi non ha alcuna conoscenza specifica.
Genre: FICTION / GeneralI sold 280 copies on my own and I let 498 copies for free on Amazon.it, reaching no. 4 of the free e-books top 100.
1. Ginza
When it's all began,
We knew there’d be a price...
Once upon a dream,
I was lost in love's embrace.
There I found a perfect place,
Once there was a time,
Like no other time before,
Hope was still an open door,
And I was unafraid,
The dream was so exciting!
But now I see it fade...
And I am here alone!
You were heaven-sent to me,
Was it never meant to be?
Was it just a dream?
Could we begin again!1
La città scorreva veloce attraverso il vetro della metro.
Osservavo il cielo di Tokyo all’avanzare del tramonto: che fosse estate o inverno, la sera sopraggiungeva inaspettata nel tardo pomeriggio, ignara della moltitudine di persone che si affrettavano in massa per tutti gli angoli dell’immensa città, ognuno perso nei propri pensieri e noncurante di chi gli era attorno. Da lontano, sembravano tutti dei piccoli granelli di polvere, ognuno uguale all’altro.
Language | Status |
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Japanese
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Translation in progress.
Translated by Akina Ogawa
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