Egitto, 1271 a.C.
La dama Tiye, moglie del mercante greco Cagiade, si trasferisce a Menfi per aprire un emporio di lini. In fuga dal marito, violento ed insensibile, la giovane donna rincontra l'affascinante e vitale poliziotto Neferamon, suo vecchio amico d'infanzia, che all'epoca del suo matrimonio era partito senza spiegazioni.
Ferita e chiusa in se stessa, Tiye sarà capace di ricominciare da zero, nonostante gli strani incidenti che sembrano perseguitarla da appena giunta in città?
La vita tranquilla di Nefer, poliziotto e scriba, viene sconvolta dall’arrivo di Tiye, il motivo della sua fuga dalla povera casa di famiglia. Da sempre innamorato della dama, il giovane uomo sarà in grado di superare i suoi complessi di inferiorità ed il suo orgoglio, e riuscire a dichiararle finalmente il suo amore?
Prologo
Zedi serviva in casa del mercante greco Cagiade da più di dieci anni. Nonostante fosse ancora giovane, le sue mansioni erano poco complicate ma notevolmente remunerative. Si occupava di sovrintendere alle donne delle pulizie. Cagiade pagava principalmente due domestiche: una addetta all’igiene della grande casa alla periferia di Tebe, capitale religiosa d’Egitto, e una guardarobiera che aveva anche il compito di lavandaia. Da quando il mercante aveva preso moglie, una donna benestante molto più giovane di lui a nome Tiye-Meritmaat, Zedi aveva accolto e preso in simpatia anche i servi e le serve della signora della casa, diventando in particolare molto intimo di una di queste, la piccola Hori. La ragazza, egiziana di lontana progenie libica, aveva ben presto ceduto alla sua corte, promettendogli di sposarlo.
Era stata la stessa Hori a mettere la pulce che lo aveva tormentato nell’orecchio di Zedi, ma il caso, o il fato, aveva fatto in modo di inchiodarlo con le spalle al muro.
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