Se la mia vita fosse un film
avrei già vinto un oscar
per il miglior lungometraggio drammatico,
se la mia vita fosse un film
avrei riso insieme a Mel Brooks
e pianto accanto alla Meg Rayan di Amarsi,
avrei surfato in Point Break
e mi sarei prostituito in Belli e Dannati,
avrei lottato sulle Highlands di Braveheart
per poi morire cadendo dall’alto
nell‘Odio di Kassovitz,
se della mia vita si fosse fatto un film
l‘avrebbe diretto Tarantino oppure Ferreri
e non avrebbe vinto nulla
STANZA 76 nessuno è intoccabile, ma fin qui tutto bene
Genre: FICTION / Action & Adventure
Questi pensieri muoiono nel momento in cui li concepisco, anche loro diventano opachi, così la loro malattia non viene diagnosticata e lentamente anche la mente deraglia nel vuoto; così finisco di pensare, perché il nulla ha gli occhi fuori dalle orbite, ha la bocca sprangata e le orecchie mozzate; perché il nulla è difficile anche da immaginare.
La sigaretta sa di muffa, ma è il meglio che abbiamo trovato a Talara insieme al pesce fritto nel petrolio, fresco come l’oriunda vittoria dell’Atlético Torino in Coppa del Nulla.
Mi ricorda le Esportazione senza filtro di mio zio, con il veliero su sfondo verde che di tanto in tanto bolinava verso le mie tasche.
Guardo all’orizzonte dei binari. Se il nostro treno sta arrivando, non si vede, così c’è il tempo per accenderne un’altra, ma un fischio dal nulla spegne la fiamma.
“Lo sapevo, maledetta legge di Murphy”
Strappati i ragazzi dai loro scomodi sogni, sferragliamo tranquillamente verso Huancayo.
“Rallentiamo?”
“No. Anzi, acceleriamo”
“Meglio ancora, siamo un proiettile nella nebbia.”
“Sarà anche estate, ma accendete il riscaldamento, si gela su sto treno!”
Come può un paese tanto colorato come il Perù essere tanto freddo?
Language | Status |
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English
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Translation in progress.
Translated by Joyceline Sherwood
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