“Un’antica leggenda bretone dice che ogni volta che qualcuno muore, il Menhir sprofonda un po’, e quando si sarà infossato del tutto, verrà la fine del mondo.”
Jean è fuggito dall'Italia, in mano ha una vecchia cartolina che raffigura il Menhir du Champ Dolent.
Arrivato in Bretagna per rifarsi una vita, si ritroverà nel bel mezzo di uno scontro che dura dall'alba dei tempi.
Un circolo di druidesse che fa la guardia all'antica pietra e una misteriosa donna che porta il peso di un ingrato destino.
Una storia che nasce dalla culla della cultura megalitica, passando per la tradizione celtica, fino alla Francia dei giorni nostri.
The book has been published in Italian on amazon.it in June 2014 and on Google Play at the end of Semptember.
Total ebooks sold (October 2014): 132
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It's been on the top 40 Fantasy and top 10 Myth & History for some time in the past months.
“Un’antica leggenda bretone dice che ogni volta che qualcuno muore, il Menhir sprofonda un po’, e quando si sarà infossato del tutto, verrà la fine del mondo.”
Corvi neri in volo. Un cielo senza Sole.
Un becco che picchiettava sul finestrino, come se lo stesse chiamando.
I suoi occhi verdi si spalancarono.
Era solo un sogno?
Il treno l’aveva cullato dolcemente attraverso gli snodi della Bretagna e lui si era addormentato.
Si stiracchiò e guardò fuori al cielo che stava diventando rosso. Rovistò nella tasca ed estrasse una vecchia cartolina, spiegazzata e scolorita. Era di suo nonno, una foto del grande Menhir du Champ Dolent. L’aveva mandata a casa durante la Seconda Guerra Mondiale, poco prima di morire in battaglia.
Lui, il giovane, non sapeva perché fosse fuggito proprio lì, ma non aveva altro luogo dove andare. Tutto il suo mondo era andato in pezzi, e quella grossa roccia sembrava quasi l’unico appiglio solido in mezzo alla tempesta.
Sospirò, passandosi le mani sulla barba sfatta, e nei capelli spettinati.
Cosa stai facendo?
Il treno rallentò fino a fermarsi. Dol de Bretagne.
Era una piccola cittadina, la stazione era in qualche modo moderna, mentre il resto della città portava ancora le atmosfere del Medioevo europeo. Le case in pietra con le travi di legno a vista sembravano straniere e familiari allo stesso tempo. Forse per alcune affinità con la sua città natale, con quello che aveva giurato di essersi lasciato alle spalle. Dol de Bretagne era tutta impregnata dell’aura del passato. Persino l’aria aveva un odore diverso.
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