Il Dio usurpatore by Federico Granzotto

Semidei di realtà simulate sono costretti a combattere dentro le simulazioni stesse per la sopravvivenza nel mondo reale.

Il dio usurpatore

Un romanzo che si interroga sul senso della vita reale, condizionata dalla noia che porta all'aggressività e alla sofferenza, proiettata in una futura realtà virtuale.

I signori del sistema, le cui menti risiedono in colossali elaboratori spaziali di dimensioni planetarie, vivono in simulazioni di realtà virtuale al fine di combattere la noia di un'esistenza che abbraccia un arco di milioni di anni.

L'apparente stabilità di questa casta di semidivini sovrani sta però vacillando.

L'universo è oramai troppo antico e sta andando incontro all'inevitabile morte termica.

Una tecnologia permetterebbe ai signori di salvarsi: il dispositivo "transbrana" che consente di migrare in un altro universo. Un universo giovane, fertile di nuovi sistemi stellari da colonizzare. I semidei sanno che uno di loro sta già sperimentando il dispositivo e sono angosciati dalla paura di perdere la loro occasione per salvarsi.

La galassia è sull'orlo di una guerra per la conquista di questa tecnologia escatologica.

Per evitare di distruggersi a vicenda e perdere il dispositivo, i signori decidono di indire delle contese nelle realtà simulate, sotto l'arbitrato di un giudice supremo: il Sommo Garante. Il vincitore otterrà tutte le navi spaziali e le tecnologie. E la salvezza.

In una Roma storicamente distorta, datata1073, si svolge una delle contese tra due signori, Yaldabaoth e Dysith. Essi inviano i loro agenti per plagiare la persona il cui credo influenza il risultato della contesa, il vescovo Argos, dotato di estrema curiosità e di un'inestinguibile sete di verità. Nel suo percorso è accompagnato da amici caratterizzati da una spiccata personalità: il fratello, conte Ludovico, il mercante Demio e il maestro d'armi Emo.

Il ritrovamento di un angelo con le ali mozzate, Mellaria, porta ai protagonisti meraviglia, nuove conoscenze, ma soprattutto un mare di problemi. Il Vaticano, scoperta l'esistenza della creatura, farà di tutto per entrarne in possesso.

Nella complessa macchinazione machiavellica dei Signori che bramano la vittoria, entrano in gioco agenti subdoli che mirano a consumare le forze del nemico.

Ma proprio quando sembra che i protagonisti non siano altro che mere pedine in preda di una tempesta troppo intensa per evitare il naufragio, si comincia a scoprire la verità di un complesso disegno.

Dalla mescolanza tra altissima tecnologia e dal retaggio storico relativo ai vangeli apocrifi gnostici, si apprende che i tre compagni di Argos sono, in realtà, gli ex Signori del sistema che lui aveva ereditato, ma che gli era stato usurpato da Yaldabaoth, l'attuale contendente.

La Trinità, questo il nome degli originari signori del sistema, attiva un protocollo d'emergenza che, a causa dell'intervento del Garante, sospende la contesa e ne innesca un'altra in cui i protagonisti combatteranno per decenni nel paradiso terrestre che orbita intorno alla terra.

I nuovi contendenti, formati dalle fazioni di Argos e la Trinità in contrapposizione ai seguaci di Yaldabaoth, sembrano però giungere subito a un accordo per vivere in eterno e in pace nel paradiso.

In realtà i seguaci di Yaldabaoth, gli arconti, hanno preparato un piano per vincere la contesa assassinando tutti i rivali. Hanno creato una moltitudine di discendenti che hanno nascosto nel loro territorio del paradiso terrestre e si sono preparati alla guerra.

Argos e i suoi compagni si salvano dallo sterminio, ma sono costretti ad adottare la stessa strategia del nemico per sopravvivere. Quello che era stato uno scontro tra due piccoli gruppi si trasforma in un conflitto tra nazioni, una democrazia e una tirannia.

Durante la battaglia finale finale sopravvive solo una degli arconti, Westra, che però era stata tradita dal suo popolo che l'aveva resa schiava. Pur divenendo Signora del sistema non cerca la vendetta su Argos e i suoi compagni.

Sconfitto Yaldabaoth, finisce la contesa, ma resta da stabilire, secondo le disposizioni del Garante, chi diverrà il definitivo signore tra Westra e Dysith.

Il finale è disastroso per i Signori. L'eminenza grigia che controlla le contese, il Garante, ha ingannato tutti i semidei ed esercitando il suo incontrastato potere sui sistemi, ha imposto ai Signori di creare una costituzione che introduca una legge etica alla quale anche loro stessi dovranno sottostare.

I semidei, oramai tiranni arroganti da eoni, nemici da tempi immemorabili, essendo incapaci di accordarsi, si massacrano tra loro nel parlamento creato dal Garante per farli giungere a un accordo. In extremis, uno stratagemma permette ad Argos di assumere il controllo assoluto. Il suo primo atto è riavviare tutti gli universi simulati.

Genre: FICTION / Science Fiction / General

Secondary Genre: FICTION / Dystopian

Language: Italian

Keywords: science fiction, simulated reality, virtual reality, historical

Word Count: 71500

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Il libro è stato scritto per un pubblico giapponese o inglese e predisposto per essere convertito in film o anime. Questo perché i dati ci dicono che la fantascienza in Italia non suscita assolutamente l'interesse del pubblico. Di conseguenza, nonostante i numerosi premi da me vinti in passato per il genere fantascienza (si veda la mia scheda autore), ho deciso di pubblicare questo libro in lingua giapponese o inglese in quanto i mercati letterari di queste nazioni sono interessanti. Il libro è stato pubblicato come ebook su amazon in Italiano e gode di ottime recensioni.


Sample text:

La ragazza sospirò di nuovo e si lasciò andare in avanti con un sorriso malinconico. Mentre il suo corpo si fletteva verso il vuoto, l'invisibile forza che teneva racchiusa l'oasi la respinse indietro. Lei sapeva bene di questo effetto e le piaceva la sensazione di lieve caduta e vertigine che faceva provare.

"Sai..." parlava lentamente. “Anche io un tempo fui una dea, o almeno lo credo... Non so... I ricordi sono confusi. La brama di potere ti acceca. Alla fine siamo tutti schiavi, chi di un sistema sociale, chi delle proprie pulsioni..."

"Cosa cerchi di dirmi?"

"Niente...Vivi serenamente. Cerca l'equilibrio. Tutto qui."

In quel momento apparve silenziosa alle loro spalle una proiezione intangibile che comunicò all'uomo di essere stato convocato dalla dea.

Dopo qualche secondo di attesa egli svanì dal bordo dell'oasi e si ritrovò nel suo esatto centro. O almeno egli credeva di esserne al centro, visto che riconosceva la sala delle udienze private della dea.

La ragazza, vistolo scomparire, fissò il vuoto dove lui si trovava per qualche istante. La risacca si infrangeva sulle pareti di forza che davano sul nulla: sul suo volto si leggeva l'inquietudine.

L'uomo si trovò in uno spazio nero e vasto, in cui non era possibile distinguere i confini. Molte sfere oscure si muovevano lentamente. L'unico modo per poterle distinguere era individuare la lieve sfumatura rossa che le contornava.

Una voce femminile, ma molto bassa ordinò: "Vieni avanti."

Il convocato scorse una luce dietro una delle grosse sfere e si avvicinò. L'atmosfera era sfumata e oscura. Solo lei, la dea Dysith, sottile e sinuosa, dalla bellezza eterea, vestita unicamente dei suoi gioielli d'oro e di rubini, era la figura illuminata e rilevante in quel contesto.


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