La maniera come Gesù operava nel guarire gli infermi
RIFLETTENDO ALLE VARIE GUARIGIONI FISICHE CHE GESÙ operò durante i suoi tre anni di ministero terrestre, non si può affermare che, prendendo in esame tutto quello che riportano i quattro evangeli, si includono tutte le guarigioni operate da Gesù, se pensiamo soprattutto a quello che lasciò scritto Giovanni:
Or Gesù fece ancora molti altri segni in presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro. Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù fece, che se fossero scritte ad una ad una, io penso che non basterebbe il mondo intero a contenere i libri che si potrebbero scrivere (Giovanni 20:30; 21:25).
In considerazione di quanto afferma l’apostolo Giovanni, con ragione, non si può quindi affermare che i miracoli di guarigione di cui parlano i quattro evangeli, rappresentino la totalità di quello che fece Gesù; essi ne sono semplicemente una sintesi e descrivono chiaramente tutti i settori che Gesù toccò. Se gli evangelisti ne fanno menzione, non lo fanno sicuramente per affermare che ciò rappresenta il meglio e il più significativo, ma solamente per adattare il racconto delle guarigioni, allo scopo per cui essi scrissero. I miracoli di guarigione che Gesù fece, raccontati e non, parlano tutti della potenza divina, potenza che Gesù manifestò durante tutto il tempo della Sua missione su questa terra.
D’altra parte, non si può ignorare il lungo e totale silenzio di 18 anni che gli evangelisti ignorano della vita di Gesù, lasciandolo all’età di dodici anni e ritornando ad esso quando aveva circa trenta anni. In questi lunghi anni, che poi sono anni di attesa per l’entrata ufficiale della grande missione, avrà Gesù compiuti miracoli di guarigioni? Nulla ci viene detto e nulla si può affermare categoricamente, sia per quanto riguarda un sì o un no!
I miracoli che Gesù fece, riportati nel Nuovo Testamento, non sono certamente da mettere a confronto con quelli che raccontano gli apocrifi, per esempio: Gesù, all’età di appena quattro anni, plasmò dodici passeri con del fango. E siccome questo lo fece nel giorno di sabato, giorno sacro per gli Giudei in cui non era permesso fare ciò, non tardò ad arrivare un rimprovero a Gesù a mezzo di Giuseppe, per dirgli che quello che Egli aveva fatto, non gli era lecito. Ma questi
«picchiando una mano contro l’altra, disse ai suoi passeri: Volate. E alla voce del suo comando presero a volare».
Non potendo acconsentire alle piccinerie di questi apòcrifi e non conoscendo i miracoli di guarigione che gli evangeli non raccontano, l’unico elemento certo che ci rimane è costituito da quello che gli evangelisti ci dicono. Per cui, l’esame che condurremo intorno alle guarigioni fisiche che Gesù operò, si basa unicamente sugli evangeli canonici. In questa introduzione forniamo un elenco completo di tutte le guarigioni fisiche che Gesù operò, secondo quello che ci hanno tramandato gli evangelisti: Matteo, Marco, Luca e Giovanni; avremo così un quadro completo di tutta la narrazione evangelica.
Per quanto riguarda i racconti paralleli che vengono riportati in Matteo, Marco e Luca, essi non saranno ripetuti nei rispettivi evangeli; ma esamineremo
solamente i particolari di ogni singolo racconto, nel testo cui si fa riferimento, così da completare il panorama generale ed esprimere, nello stesso tempo, un maggiore apprezzamento per tutta l’opera miracolosa di Gesù.
Questo metodo di indagine che seguiremo, pur non negando che molto materiale di Matteo dipende da Marco, per esempio, tuttavia non terremo conto della cosiddetta “dipendenza”, in quanto ciò non rientra nello scopo per cui stiamo scrivendo. Per le questioni di dipendenza” e delle “fonti”, possiamo suggerire di consultare i commentari teologici di Joachim Gnilka, per Matteo; di Rudolf Pesch, per Marco; Heinz Schrmann, per Luca; di Rudolf Schnackenburg, per Giovanni e di Gerhard Schneider, per gli Atti degli Apostoli.
Nell’elenco che qui di seguito presentiamo, non figurano i racconti relativi alle varie liberazioni dai demoni o dagli spiriti immondi. Compaiono invece i cinque racconti di risurrezioni, tre dei quali operati da Gesù; uno per mano di Pietro e uno per mano di Paolo: la figlia del capo della sinagoga Iairo, il figlio della vedova di Nain, Lazzaro di Betania, Tabitha ed Eutico.
Inoltre, crediamo fermamente che in base a quello che ci dicono i Sinottici e Giovanni, non solo possiamo avere un panorama completo delle opere miracolose di Gesù, farne le dovute considerazioni, ma anche e soprattutto esse possono aiutarci per conoscere l’atteggiamento di Gesù e il suo modo di agire per ognuna di esse, nonché servirci come modello, per valutare tutte le moderne manifestazioni miracolose. Con questa nostra affermazione non vogliamo gettare discredito sui miracoli, né dire che il tempo dei miracoli è terminato.
Come Gesù operò guarigioni fisiche ai tempi in cui Egli visse su questa terra, lo stesso Gesù, tramite i suoi seguaci, continua a fare ciò anche ai nostri giorni, dato che di Lui la Scrittura dice: Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno Ebrei 13:8).
L’opera che stiamo svolgendo si articolerà in cinque capitoli: Il primo dedicato al resoconto di Matteo; il secondo a quello di Marco; il terzo a quello di Luca, il quarto a quello di Giovanni e il quinto agli Atti degli apostoli, sempre in base alle notizie che ci fornisce il Nuovo Testamento Con questa panoramica e prospettiva, il migliore augurio che possiamo formulare è quello che ognuno di noi sappia fare tesoro di quanto verrà detto in questa trattazione. Elenco degli interventi miracolosi di Gesù negli Evangeli e negli Atti degli
apostoli.
Genre: RELIGION / Meditations
Language: Italian
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Word Count: 59802
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Sample text: E Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l’evangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità fra il popolo (Matteo 9:35).
L’attività missionaria di Gesù, non era basata solamente sull’insegnamento e sulla predicazione del vangelo, (cosa necessaria a quei tempi, specialmente quando si pensa al formalismo religioso che regnava tra i Giudei, comprese le tante tradizioni umane che erano state introdotte nella vita religiosa, che in un certo senso offuscavano ed alteravano i comandamenti di Dio) ma includeva anche, come parte integrante e inscindibile del Suo ministero, le varie guarigioni fisiche e la distruzione dell’opera dei demoni (1 Giovanni 3:8).
Se per una assurda ipotesi, Gesù, nello svolgimento del suo ministero, avesse solamente insegnato e predicato l’evangelo, il suo ministero non sarebbe stato completo e conforme alla descrizione profetica. Isaia, settecento anni prima che Gesù venisse sulla terra, descrivendo l’opera che avrebbe svolta il Messia = Cristo, ha chiaramente detto che non solo il Messia sarebbe stato qualificato come l’uomo dei dolori, colui che sarebbe stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità, ma che Egli si sarebbe anche caricato dei nostri dolori e avrebbe portato le nostre malattie (Isaia 53:3-5).
Anche se in questa profezia viene descritta la sofferenza e la morte di Gesù, il fatto che il profeta faccia chiaramente allusione alle nostre malattie e ai nostri dolori, ciò non significa che nella Sua morte vicaria c’erano solamente i nostri peccati e le nostre iniquità, che gravavano come un enorme peso su di sé, ma c’erano anche le nostre malattie e i nostri dolori, conseguenza del nostro peccato. La morte di Gesù, fu quindi, il coronamento della Sua missione terrena e la Sua risurrezione ne rappresenta il completamento e il Suo totale trionfo.
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